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    2 Gennaio 2024
    Milan, carestia difensiva: torna Gabbia, ipotesi Lenglet. E dal Verona può arrivare Terracciano

    Non solo Coppa Italia. Non solo campo. Non solo un calendario fitto e contratto anche durante le festività natalizie. Il Milan è notoriamente tra i club più falcidiati dagli infortuni, aspetto che durante l’autunno ha riportato ambiente e tifoseria a mettere in discussione preparazione ed operato dello staff tecnico di Pioli e di quello sanitario rossonero. Il Milan farà l’Europa League a partire da febbraio, competizione in cui nutre ambizioni. I tanti infortuni hanno falcidiato un reparto in particolare, la difesa. Thiaw ormai lungodegente, Kalulu rientrerà soltanto in primavera, Kjaer non può più dare garanzie e durante le festività s’è fatto male pure il leader, Tomori. Per questo palese urgenza: non può più bastare Theo centrale e Florenzi a sinistra. Interessa sì Terracciano di un Verona che complice confisco del pacchetto di maggioranza ha necessità di vendere, malgrado situazione di classifica che necessiterebbe di innesti ulteriori altrochè cessioni: il fluidificante di destra classe 2003 è un nome su cui la nuova dirigenza rossonera ha da tempo messo sul taccuino. Ma la priorità restano come detto i centrali, reparto laddove Pioli lamenta clamorosa carestia. Intanto è stato trovato l’accordo col Villarreal per rescindere il prestito di Matteo Gabbia, richiamato alla base. Ma non in contesto del genere il ritorno di uno degli ultimi prodotti del settore giovanile rossonero non può certamente bastare: a sinistra si stringono i rapporti col Betis per anticipare l’arrivo di Miranda, con cui il Milan ha già l’accordo per giugno per un quadriennale a parametro zero. Il Betis lo sa, ne è chiaramente perfettamente a conoscenza, ma non sarà semplice strapparlo già a gennaio. La grande idea che invece spunta, proprio all’interno di un mercato di riparazione piuttosto complicato e fatto di opportunità, può esser la pista che porta a Lenglet, ancora di proprietà del Barcellona ma rientrato in Premier dopo il prestito al Tottenham stavolta all’Aston Villa. Per Emery resta soltanto una pedina, un’alternativa, non un titolare inamovibile. Anche perchè, malgrado buona tecnica col mancino uscendo palla al piede, non ha mai espresso quel potenziale che convinse anni fa il Barcellona a strapparlo al Siviglia. In Italia potrebbe ancora dire la sua, al Milan farebbe più che comodo, sicuramente sarebbe un’opzione che comodissima in un momento o annata del genere. Anche perchè squadre importanti d’alta classifica che tengono più palla e devono tessere e dominare l’avversario hanno bisogni di difensori moderni, bravi tecnicamente. E sicuramente, in termini di tecnica pura, Lenglet non delude. Novità nei prossimi giorni se non nelle prossime ore: anche perché Furlani sa bene quanto Pioli abbia urgenza e necessità. E certamente, con questi ritmi frenetici e calendari sempre più fitti e contratti, ambizioni e campionato non t’aspettano.