Il Milan ha ritrovato smalto. Numeri, gol, continuità. Terza vittoria consecutiva tra campionato e Coppa Italia e blindato quantomeno il terzo posto, un posto Champions, scappando dalla lotta europea tra quarta e quinta posizione che vede protagoniste 6 squadre in una manciata di punti. Pioli resta in sella: ha fatto le sue scelte e gli hanno dato ragione. Leao ha ritrovato smalto, Giroud resta una garanzia, qualcuno che dal 2010 continua a viaggiare in doppia cifra e quest’anno ha già raggiunto il suo obiettivo minimo stagionale nemmeno a metà gennaio. Qualcosa doveva cambiare e qualcuno doveva pagare, soprattutto qualche atteggiamento ben poco apprezzabile a Milanello. Fuori Krunic: per il bene di tutti è meglio che si trovi altra sistemazione. Nonostante tanti infortuni, la svola è stata la linea verde: carburante che testimonia l’ottimo lavoro svolto a livello di settore giovanile. Debutto record per Camarda, ancora in rette Traorè, Simic ed Jimenez hanno dato nelle ultime settimane risposte più che confortanti. Il Milan ha ripreso a girare e proprio la linea verde che accompagna i soliti assi ha riportato entusiasmo. Il Milan è sostanzialmente equidistante dalle due in vetta e dalle sopracitate, adesso deve decidere cosa fare da grande. E per fare da grande si intende come sviluppare la sua primavera. Continuare con questo buon trend, tranquillo al terzo posto, significherebbe logisticamente poter concentrare i prossimi mesi, sul giovedì, quell’Europa League competizione mai vinta dai rossoneri. Il Milan vuole provarci. Nel frattempo, dopo Terracciano, spetta a Moncada e Furlani registrare nuovi innesti in difesa per sistemare quella carestia che ha tramortito il reparto di Pioli nelle ultime settimane. Serve almeno un centrale per Stefano Pioli. E sul suo futuro? Soltanto a fine stagione si tireranno le somme sul futuro della propria panchina.