L’operazione nuovo stadio del Milan entra definitivamente nel vivo. Adesso sì, decolla ufficialmente. Dopo settimane e mesi di presentazioni, il club rossonero ha acquistato a titolo definitivo il terreno dell’area San Francesco, sita come descritto a San Donato, per la costruzione del nuovo impianto che, se tutto andrà secondo i piani della società, sorgerà nei prossimi anni per aprire i battenti a tutti gli effetti nel 2028. Questo lo snodo cruciale, il passo determinante che Cardinale sognava per lo sviluppo del club ai massimi livelli che richiede la contemporaneità: possedere uno stadio di proprietà è la svolta dei club autosostenibili, quelli del futuro, per aumentare asset, ricavi, guadagni e restare al passo delle più grandi istituzioni europee, come mostra l’esplosione dell’ormai moderna NBA del Football, la Premier League. L’operazione d’acquisto dei terreni in questione è costata 40 milioni: ieri è andato in scena il rogito, per un progetto che adesso come descritto entra definitivamente nel vivo. Progetto che chiaramente impatterà su tutta la zona ma non tutti i residenti dell’area ne sono entusiasti: qualcuno ha esternato il proprio dissenso, qualcun altro addirittura invoca un referendum cittadino. Ma la missione va avanti: adesso nel vivo, a vele spiegate.
