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    Amministrazione, Politica
    20 Febbraio 2024
    Etruria Meridionale, i sindaci pronti a far nascere la nuova provincia “Porta d’Italia”

    Entro il mese di marzo tutti i Consigli comunali si esprimeranno sull’istituzione dell’area vasta

     

    SANTA MARINELLA (RM) – Procede spedito l’iter per far nascere una provincia del Litorale a Nord di Roma. Da ieri esiste anche un nome per questa nuova provincia che vuole avere la sua autonomia dalla Capitale: si chiamerà “Porta d’Italia”. Nelle scorse, infatti, i sindaci di Fiumicino, Ladispoli, Santa Marinella, Civitavecchia, Tolfa e Allumiere, Pascucci (a titolo personale) per Cerveteri, il sindaco Giulivi per Tarquinia e in rappresentanza di Monte Romano e quelli di tutto il litorale etrusco si sono riuniti ieri presso il Comune di Santa Marinella e hanno deciso di sottoporre a deliberazione, entro il mese di marzo, ai propri Consigli comunali l’istituzione della nuova provincia.  L’idea innovativa è quella di “creare una provincia a protagonismo diffuso – spiegano i sindaci in un comunicato congiunto – con poli territoriali omogenei, anziché un ente centrale dominante ed una sterminata e spesso irrilevante periferia intorno. La nuova Provincia, tra le più omogenee d’Italia, si collocherà nel quadro di uno sviluppo sostenibile dei territori attraverso il ricorso a una piena sussidiarietà in un contesto di centralità diffusa volto alla conservazione delle identità e delle tradizioni municipali. Affascina l’idea di una pari dignità tra i comuni, della prossimità del centro decisionale, di una burocrazia semplice, efficiente, capace di provvedimenti mirati. Una moderna visione di aggregazione non in rotta con quella capitolina, ma autonoma e complementare rispetto a quest’ultima”. “La nuova area vasta – continuano i primi cittadini del Litorale – potrà occuparsi direttamente del proprio patrimonio ambientale e culturale, dello sviluppo dei propri settori produttivi, delle scuole, dei trasporti e del rilancio delle politiche del mare. Mai più effetti pattumiera, ossia quegli effetti ricadenti sui territori limitrofi alle macroaree urbane che divengono luoghi a esclusivo servizio della realtà centrale, la quale lascia al territorio circostante soltanto le incombenze di dover gestire criticità ambientali e sociali, impianti insalubri, discariche, congestionamenti, bonifiche, perdita di identità e valore delle comunità e dei territori locali. Nel corso dell’incontro si è parlato della grande armonia che contraddistinguerà la nuova area vasta, del suo potere contrattuale al cospetto di Stato e Regione, e poi del nuovo Policlinico, di una centrale unica di Committenza, del riassetto viario e della metropolitana leggera del mare. Un sogno di sviluppo saldamente ancorato a terra e sostenuto dalle imponenti infrastrutture portuali e aeroportuali che consentono un accesso regolare a milioni di passeggeri provenienti da tutto il mondo costituendo di fatto la più importante Porta d’Italia”. Si tratta quindi di “un grande progetto istituzionale – conclude il comunicato congiunto – che ha messo d’accordo tutti i sindaci del litorale nord del Lazio, che dati alla mano, assolutamente uniti e compatti, sono decisi a portare immediatamente nei propri Consigli comunali l’idea della nuova Provincia”.