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    4 Marzo 2024
    Bologna senza limiti: allievo Motta supera pure maestro Gasp, scontro diretto e 6 su 6, al Dall’Ara sogni stellari

    Ad occhi aperti. Anzi apertissimi. Il Bologna non si ferma più. Impressionante. Altro che pokerissimo: scatta pure la sesta vittoria consecutiva. E diventa forse la vittoria più importante, quella più attesa, quello nello scontro diretto per l’ennesimo esame di maturità che tutta Italia aspettava: colpo grosso, grossissimo, tre punti in rimonta a Bergamo, lo scontro Champions tra quinta e quarta premia ancora una volta la quarta, la favola assoluta. Stellare. 2-1 in rimonta in piena ripresa firmando il sorpasso nei momenti che contano, quelli cruciali, ad inizio ripresa, come fanno le grandi squadre: freddezza Zirkzee dal dischetto, botta di uno centrocampisti migliori di questo campionato come Lewis Ferguson. Il Bologna è diventata un’orchestra adesso nemmeno necessariamente bella ma soprattutto vincente, furba, cattiva come le grandissime, cinica quando serve contro una diretta concorrente che sa metterti sotto, che ai punti avrebbe meritato senz’altro qualcosa di più. Come palesato dall’amarissimo Gasp nel post gara, l’Atalanta ha pagato cinque minuti di blackout. Quelli che il Bologna ha saputo assaporare, snasare, intercettare e sfruttare. Vincere su campi del genere significa salto di qualità. Specialmente su un campo di una realtà come quella atalantina, per settimane tra le favorite per il quarto posto. Un segnale mediatico. Bologna che adesso sale a quota 51, Roma quinta a 47, Atalanta staccata a 46, Napoli settimo a 43. Comunque vada, il Bologna vede l’Europa. Un traguardo straordinario. Diventa adesso francamente complicato, al Dall’Ara facessero dovuti scongiuri del caso, immaginare l’orchestra Motta fuori dalle prime sette. Comunque vada, sarà Europa. Col sogno che possa esser quella più prestigiosa: un traguardo monumentale. Un traguardo centrato solo nel lontanissimo 1964/65. Qualcosa di meraviglioso. Bologna sogna. Tra luci al Dall’Ara e le dolci note di Cremonini e Morandi o lo stesso Lucio, che guarda da lassù.