Giovedì significa calcio europeo e sussisterà pure un motivo affinché il nostro calcio, nonostante tutto, sia in vetta al ranking per nazioni, a livello di club, e che con ogni probabilità sfoggerà la quinta squadra in Champions nella prossima stagione 2024/25. Ed il motivo è quanto e come i club del Bel Paese continuino ad ambire percorsi ed onorare le coppe del giovedì, Europa League e Conference League. Se la Roma dovrà soltanto limitar i danni senza rischiare o soffrire a Brighton per completare la grande missione sui Seagulls di De Zerbi, chiamato a centrare i quarti di finale anche il Milan di Stefano Pioli che, secondo in classifica ma troppo distante dall’Inter così come serenissimo e lontano dalla lotta al quarto/quinto posto, può puntar tutto sul giovedì. Un Milan che sperava di chiudere il discorso all’andata come col Rennes, non è stato invece colpevolmente così con lo Slavia, battuto nonostante l’uomo in più soltanto 4-2: domani sarà costretto a giocarsi partita vera in un impianto e clima continentale come quello dell’Eden Arena, a Praga. Pioli coi titolarissimi: rientrano ormai centrali importanti, davanti ancora Pulisic e Leao a supporto di Giroud. Eden Arena, in termini europei, fa rima con Fiorentina, purtroppo: location ove i Viola di Italiano persero lo scorso anno la finale di Conference. Ancora impegnati nella terza competizione europea, sperano di ripercorrere quel tragitto, sognando stavolta un finale diverso: uno step alla volta, stasera la missione sarà spegnere ogni sogno rimonta del Maccabi Haifa, sconfitto all’andata 4-3 sul neutro di Budapest in Ungheria. Non sono finite, oltre Roma e Milan però, chiuso il capitolo viola, le squadre azzurre in Europa League. Anzi, una delle partite più belle degli ottavi è senz’altro Atalanta-Sporting, un revival della trionfante fase a gironi nerazzurra: stavolta più complicata, scontro diretto, una fuori e una dentro. Atalanta che riparte dall’uno a uno di Lisbona, in campo nel tardo pomeriggio al Gewiss: Bergamo elettrica, carica da ogni lido, la città crede ai quarti. Tutte le tre italiane impegnate in Europa League posso farcela: portarne tre tra le otto dei quarti sarebbe straordinario.