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    2 Aprile 2024
    Napoli, imminenti e necessarie manovre future: sarà Manna a disegnare la ricostruzione

    Tra le più scontente della stagione 23/24 a livello domestico c’è senz’altro il Napoli. Anzi forse più di tutte. Impensabile ipotizzare tre cambi d’allenatore e una squadra campione d’Italia all’ottavo posto e lontanissima dall’obiettivo cronico minimo stampato da ADL, quarto posto e Champions League. Il Napoli dovrà costruire: lo farà con ogni probabilità senza il suo centravanti, Victor Osimhen, ma proprio col tesoretto (senza Champions) derivante proprio dalla cessione del suo centravanti migliore. Ed in pieno della transizione Calzona arrivano già le prime pedine stabilite per la prossima stagione. La notizia del martedì, proprio dopo l’ennesima debacle, stavolta quella interna nello spareggio per rientrare in corsa quarto/quinto posto, quella con l’Atalanta, è che De Laurentiis avrebbe individuato in Manna l’uomo giusto per ricostruire la parte tecnica. Quello da cui ripartire. Con le sue idee. In questo momento è retrocesso a semplice braccio destro proprio dell’ex mentore azzurri, Giuntoli, alla Juventus. E dalla Continassa ambisce di più, sogna finalmente di mettersi in proprio e farle il salto di qualità, rilanciandosi in un’altra piazza. ADL gli avrebbe ritagliato il ruolo che sognava. Deciderà lui. Spetterà lui ricostruire il Napoli dell’imminente futuro, a partire da giugno. Costruirà la squadra una volta scelto l’allenatore. E se il sogno proibito di ADL costa troppo e chiede troppe garanzie che in questo momento evidentemente il Napoli non può dare, l’obiettivo più concreto per sviluppare un certo tipo di calcio diventa Vincenzo Italiano, ormai alla fine del suo triennio a Firenze. Prima, però, Manna. Poi si vedrà.