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    Politica
    8 Aprile 2024
    Ladispoli, accesso agli atti limitato: le opposizioni insorgono

    di Marco Gubetti

     

    LADISPOLI (RM) – Scoppia un caso politico a Ladispoli. Nei giorni scorsi, infatti, a tutti i membri del Consiglio comunale è arrivata una pec a firma della dirigente dell’Area III, Vanessa Signore.  Nella mail, la dirigente informava i consiglieri che per loro l’accesso agli uffici di sua competenza sarà consentito solo dalle 12 alle 13.30 di ogni venerdì (salvo casi particolari nei quali bisognerà comunque scrivere prima alla dirigente stessa per mettersi d’accordo). Un contingentamento dei tempi molto stretto. Un’ora e mezzo in tutta la settimana è in effetti poca cosa, soprattutto se si pensa che tanti consiglieri sono costretti a chiedere dei permessi per assentarsi dal proprio posto di lavoro. Tutta l’opposizione ha deciso dunque di denunciare pubblicamente la comunicazione della dirigente e  i consiglieri Crescenzo Paliotta, Fabio Paparella, Gianfranco Marcucci, Silvia Marongiu, Daniela Ciarlantini, Alessio Pascucci, Roberto Garau, Ferdinando Cervo e Amelia Mollica Graziano hanno firmato un comunicato nel quale ricordano come “in tutta Italia i consiglieri comunali, che rappresentano direttamente i cittadini, hanno diritto ad accedere agli Uffici Comunali per avere informazioni e copie di atti istituzionali in ogni giorno di apertura degli Uffici e hanno diritto ad avere documenti nella stessa giornata a meno che non si tratti di atti complessi”. “La cosa che ha quasi dell’incredibile – continua il comunicato – è che tali diritti di accesso dei consiglieri sono sanciti da leggi nazionali e dal Regolamento Comunale e garanti della applicazione di tali norme sono il presidente del Consiglio e la segretaria comunale: ne deriva che la dirigente non aveva e non ha poteri in tal senso”. Nello stesso comunicato i consiglieri di opposizione chiedono formalmente un incontro urgente proprio con il presidente del Consiglio comunale, Carmelo Augello, e con la segretaria comunale, Teresa Costantini, invitando entrambi a “intervenire al più presto affinché tale comunicazione venga annullata”. Non solo. Gli stessi nove consiglieri hanno deciso di informare dell’accaduto anche il sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando, e il prefetto di Roma, Lamberto Giannini.