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    Cronaca
    11 Aprile 2024
    Anzio – Ex sindaco e 4 politici indagati per voto di scambio

    ANZIO – Voto di scambio: questa l’ipotesi di reato per cui risultano indagati l’ex sindaco di Anzio, Comune sul litorale romano sciolto per mafia, insieme a due ex assessori e a due ex consiglieri comunali. L’avviso di garanzia, disposto dalla procura antimafia di Roma, è stato notificato questa mattina dai carabinieri ai 5 politici. Il Comune di Anzio e quello di Nettuno sono giá stati sciolti per mafia dalla prefettura di Roma e commissariati.

    E’ previsto per domani in procura a Roma l’interrogatorio di Candido De Angelis, ex sindaco di Anzio, comune sciolto per infiltrazioni mafiose nel 2022 insieme con quello di Nettuno e ancora commissariati. De Angelis è indagato dai pm della Direzione distrettuale antimafia titolari della maxi inchiesta ‘Tritone’. In questo filone di indagine, coordinato dal pm Giovanni Musarò, sono indagate altre quattro persone che sono state convocate sempre domani.L’inchiesta, nel febbraio 2022, aveva portato all’arresto eseguito dai carabinieri del Nucleo Investigativo della Capitale di oltre sessata persone accusate anche di associazione a delinquere di stampo mafioso.

    Ai vertici di due distinti gruppi criminali, distaccamenti delle ‘ndrine, c’erano Giacomo Madaffari, Bruno Gallace e Davide Perronace.In base a quanto emerso dalle indagini, i clan della ‘ndrangheta puntavano a ‘colonizzare’ il litorale romano, e per rafforzare il proprio potere sfruttavano la consolidata capacità di importare ingenti quantitativi di cocaina dal Sud America, per poi infiltrarsi nelle amministrazioni locali attraverso la gestione e il controllo di attività economiche nei più svariati settori, da quello ittico alla gestione e smaltimento dei rifiuti.

    Nell’ambito del procedimento sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta ad Anzio e Nettuno, il gup di Roma in abbreviato, riconoscendo l’accusa di associazione di tipo mafioso nel febbraio dello scorso anno ha condannato a 20 anni tra gli altri, Bruno Gallace, Vincenzo Italiano, Gregorio Spanò e Fabrizio Schinzari e ha rinviato a giudizio un’altra trentina di imputati il cui processo con rito ordinario è in corso a Velletri.