logo
    Sport
    11 Aprile 2024
    Champions, mercoledì da leoni: sicurezza Atletico, colpaccio Barca a Parigi

    Notte di sogni, di coppe e di campioni narrava nei suoi versi Antonello Venditti. Straordinaria la prima due giorni di Champions d’aprile, teatro di grandi e nobili quarti che non hanno minimamente tradito. Nemmeno quello meno prestigioso, nemmeno quell’Atletico-Dortmund, atto primo tra Colchoneros e Borussia che ha ricalcato perché l’Atleti resta sempre un osso duro specialmente al Wanda Metropolitano, un 2-1 ispirato da Griezmann e che porta le firme di De Paul e Lino ma che grazie alla storia Haller (due anni fa diagnosticato tumore ai testicoli, poi la Coppa d’Africa) lascia tutto aperto (4 quarti su quattro in questa maniera) in vista della gara di ritorno. Tutto aperto pure a Parigi, ove i riflettori del mercoledì da leoni europeo erano quelli più luccicanti. Tante stelle, gol, ribaltamenti, emozioni: ha vinto Xavi su Luis Enrique, ha vinto il Barcellona in controrimonta, lo fa nonostante non essendo più i blaugrana di una volta con giocate e colpi da cantera vera, sopraffine. La doppietta e la consacrazione di Raphinha ad aprire e pareggiare l’ex Dembelé e quel momentaneo sorpasso firmato Vitinha. Sorprendentemente impalpabile Mbappè, disastroso (e qui qualche punto di domanda spallettiano deve sorgere spontaneo) quel Donnarumma che continua a soffrire fischi e mugugni del Parco dei Principi. Tra gli altri temi a spiegare la vittoria blaugrana stavolta una maggior attenzione ai raddoppi difensivi e l’esperienza intramontabile, quella di Lewa ma soprattutto quella di un professore giganteggiante, Ilkay Gundogan. E recuperare concetti del genere, come esperienza ed equilibri, a questi livelli può fare la differenza. Alla fine decide l’uomo che non t’aspetti, Christensen, che consegna 2-3 e primo atto ai catalani, un primo atto in cui poteva succeder tutto ed il contrario di tutto e che per questo lascia tutto anche in questo caso meravigliosamente aperto in vista della gara di ritorno. Stasera Europa del giovedì, quella delle italiane; lo spettacolo della Champions e dei suoi quarti pirotecnici ritorna fra una settimana esatta, purtroppo ancora senza tricolore.