La fame era troppa. La pressione inesistente. La voglia di scrivere una storia che stavolta no, non sarebbe mai sfuggita, pure. Ed allora pokerissimo. Spettacolo calcistico e dominio rossonero. Anzi, trionfo rossonero. Il Bayer Leverkusen ha vinto la Bundesliga. Tutto vero. Quest’anno niente Bayern. Le aspirine conquistano il loro primo straordinario titolo nell’anno del centoventennale. E lo fanno con un netto 5-0 sul Werder Brema, storia nella storia altra nobile decaduta del calcio tedesco, trascinati dal super gioiello Wirtz, autore della tripletta che chiude ogni discorso, davanti ad una miriade di tifosi a bordocampo, ormai pronti a festeggiare. Sarebbere però improprio parlare di gioiello: è senz’altro chi accende l’ultima luce, ma lo fa all’interno di un contesto ove brillano tutti, dal 343 rivoluzionario, moderno e contemporaneo di Alonso, sistema tutt’altro che statico o dai vecchi connotati. Il Leverkusen ha vinto la Bundes in maniera schiacciante, schiacciante come l’ultima vittoria che doveva chiudere il cerchio esattamente proprio è stata dipinta la stagione: +16 a 5 dalla fine, spodestato il Bayern 10 anni dopo, primo titolo di sempre per una città in festa che, probabilmente tutta allo stadio, non poteva far altro che riversarsi al centro del campo, invasione pura, pacifica e completa, invasione di felicità. Sono altre probabilmente le città tedesce belle, caratteristiche, pregne d’arte e contenuti culturali. Ma per una città industriale, ove pinte e football sono tutto, diventa un traguardo stellare: quello che annienta la maledizione e scrive la storia. Una storia del presente e del futuro; perché chi ha scritto la sceneggiatura del capolavoro, Xabi, resterà. 43 partite stagionali, 37 vittorie, 6 pareggi, completamente imbattuto: pazzesco. Adesso finale di Coppa di Germania e grandi sogni in Europa League, il prossimo anno vuol godersi quanto lontano andrà la sua creatura in Champions League. Predestinato e romantico. Trionfo leggendario.