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    12 Aprile 2024
    La storia nel tempio di Anfield. Una notte stellare, Atalanta in paradiso: 3-0 a Liverpool, impazzita Bergamo

    La notte della storia. Una delle notti più belle della storia del club. Forse non la più alta, considerando le Final Eight di Lisbona e quella semifinale di Champions sfiorata e soffiata soltanto all’ultimo respiro col PSG nel 2020, ma senz’altro la più straordinaria, la più brillante, la più paradisiaca. Notte megagalattica. Notte della storia scritta ancora nel tempio di Anfield, una notte che consacra la carriera di Gasperini, unico a ricostruire coi suoi dettami un nuovo ciclo a Bergamo, capace di andare a vincere 3-0 a Liverpool, annientando i Reds di Klopp, forse spegnendo definitivamente la possibilità a Jurgen di chiudere anche con l’Europa League. Per carità, massime attenzione rosse tutte rivolte al sogno Premier che rappresenterebbe la maniera più gloriosa per chiudere il decennio del tedesco, uno dei tecnici più grandi di sempre. Ma l’interpretazione, l’ardore, la grandezza dell’impresa diventa più grande di tutto, di qualsiasi turnover di Klopp. Doppietta sontuosa di Scamacca, notte più grande della sua carriera. Interpretazione e gara straordinaria, frizzante, coraggiosa. E con che tipo di calcio. Ripartenze e giocate straordinarie. Consacrazione di Koopmeiners, cuore De Roon e Djimsiti leader storici nerazzurri, finalmente CDK a quei livelli contro quegli avversari e con quel tipo di personalità, l’inserimento di Pasalic ciliegina sulla torta di una notte che consacra l’Atalanta stessa ai livelli europei, la rende ancor di più orgoglio italiano, un colpo di chiusura che chiude la contesa sul 3-0 che, inutile nascondersi, ipoteca la semifinale di Europa League. Qualcosa di straordinario. Non succede sempre. Settore ospiti impazzito. Bergamo pure. Città pronta a riversarsi ad Orio al Serio a raccogliere ed esaltare i suoi beniamini. La nuova Atalanta è più bella, forse, della prima del Gasp. E come lei, ha vinto ancora ad Anfield. Notte stellare. Per una Dea che proprio no, non vuole minimamente smettere di sognare.