48 ore alla gara più importante della stagione rossonera. A Milanello lo sanno. Pioli, soprattutto, lo sa. Dopo la sconfitta nel quarto d’andata con la Roma la posizione del tecnico è tornata, soprattutto mediaticamente, a vacillare. Inutile nascondersi: col secondo posto (o terzo) ormai in cassaforte, il grande obiettivo dell’anno del Milan è diventato l’Europa League. Arrivare fino in fondo. Ma dopo Rennes e Slavia stavolta sorteggio decisamente più duro. La rigenerata Roma di De Rossi corsara 1-0 a San Siro all’andata. Ecco perché la missione delle segrete stanze a Milanello si chiama remuntada. A Sassuolo un test per chi ha giocato meno, nella Capitale tornano i titolari. Recuperato Maignan, scontata la squalifica Tomori, baluardi difensivi che in caso di assenza significa incassare gol a grappoli. Per andare all’assalto dunque il Milan riparte dalla retroguardia, dalle fondamenta solide, sognando il colpo grosso. A centrocampo Bennacer e Reijnders più di Adli, per il resto tutto confermato nel cronico 4231: Loftus incursore, Pulisic che partirà largo a destra, Leao spinto da Theo, esperienza e fisico Giroud dal primo minuto. Pioli come detto si gioca tanto, anche perché Furlani stesso parla del futuro come qualcosa da decidere a fine stagione, ma stavolta la pressione della favorita sarà tutta sulla Roma, che dovrà dimostrare esperienza, gestione. In mezzo al campo. Roma che ha tirato un sospirone di sollievo fronte N’Dicka, dimesso ad Udine e rientrante in queste ore nella Capitale per ulteriori accertamenti. A dirigere la gara estratto il fischietto dell’esperto polacco Marciniak. Il fischio di inizio della gara di giovedì all’Olimpico è previsto per le 21.00.
