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    15 Aprile 2024
    Paura e déjà vu, poi abbracci e sospirone: la domenica della Roma, N’Dicka sta bene

    Lo spavento. La grande paura. Quegli attimi. La tensione. Poi le preghiere. Poi gli abbracci. Ed infine quel sospirone di sollievo. La domenica umanamente peggiore della nuova di De Rossi, col malore in campo accusato da uno dei suoi centrali, Evan N’Dicka, che ha colpito ogni appassionato e non di questo sport, che ha rievocato scomparse tremende, stavolta fortunatamente col lieto fine. Dopo qualche colpo subito di troppo il centrale ivoriano s’è accasciato in piena ripresa: subito sanitari accompagnati dal defibrillatore, il rientro immediato negli spogliatoi, quel pollice verso a rassicurare parzialmente tutti, la grande paura negli occhi di tutti i componenti che hanno deciso di sospendere la gara sull’1-1 e rinviarla a data da destinarsi. Il grande sospiro, la grande preoccupazione, leader De Rossi di personalità, in primo piano su tutti. N’Dicka trasportato immediatamente in ospedale per accertamenti, la squadra l’ha immediatamente raggiunto, prima di riprendere il volo da Trieste e tornare a Roma. Fortunatamente poi il verdetto: non v’è stato alcun principio di infarto. Il malore non era infarto. Sta bene, sta meglio. “A seguito di un malore accusato in campo da Evan Ndicka, Udinese-Roma è stata sospesa al minuto 71, sul risultato di 1-1.  Il calciatore è cosciente ed è stato trasportato in ospedale per accertamenti. La squadra è andata trovare il calciatore in ospedale. Evan si sente meglio ed è di buon umore. Forza Evan, siamo tutti con te!” Spiegano così comunicati e post congiunti del club giallorosso. La Roma, dopo la grande paura, adesso aspetta N’Dicka. Lo riabbraccerà nelle prossime ore. Giovedì c’è il Milan, ma ogni questione tecnica passa in secondo piano. Finalmente, in contesto del genere, un lieto fine.