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    Politica
    15 Aprile 2024
    Viterbo, Luca Giampieri (FDI) entra nel consiglio provinciale
    Breve ma tocca il discorso del nuovo consigliere che ha voluto dedicare il suo futuro impegno al ricordo di Valentina Paterna

    VITERBO – Il consiglio provinciale di oggi si è aperto con l’arrivo di Luca Giampieri, sindaco di Civita Castella, in surroga del dimessosi Giulio Zelli. Particolarmente toccante il breve discorso di saluto del nuovo consigliere e membro di Tuscia Tricolore (Fratelli d’Italia).

    “Il mio è un ritorno – ha dichiarato Giampieri, che anche nella scorsa consigliatura era membro – poiché con molti ho condiviso questa attività. Ed oggi è un piacere continuare a rappresentare le istante del territorio, in particolare della mia zona e conto di farlo nell’esempio di Valentina Paterna, che fino all’ultimo ha continuato a rappresentare i suoi elettori, nel consiglio regionale e alla commissione Agricoltura”.

    Poche le altre note importanti del consiglio odierno, durato proprio il tempo di “annettere” la new entry. Tra le altre discussioni è stato però formalizzato il gruppo di Patto civico della Tuscia, i cosiddetti “frontiniani”, che saranno guidati dal già consigliere comunale Umberto Di Fusco. All’appello ora manco solo Tuscia Tricolore, poiché si attendeva proprio la surroga di Giampieri a Zelli.

    Nel corso dei prossimi appuntamenti, come ha sottolineato il presidente della Provincia Alessandro Romoli, si parlerà di attribuzioni di cariche, deleghe e commissioni. “Tra queste – ha concluso Romoli prima di sciogliere la seduta – la più importante sarà quella relativa al Bilancio”.

    Va da sé che prima di tutto questo, ogni partito si augura che il presidente della provincia decida infine quale posizione prendere. Se da una parte la conferma dell’alleanza con il PD e i nuovi entrati frontiniani pare data per certa, dall’altra ci sono voci contrastanti che vorrebbero Romoli e Forza Italia pronti a tornare nei ranghi del centrodestra e, quindi, più vicini alla formazione di un’asse con i quattro membri di Fratelli d’Italia. Un’opportunità, quest’ultima, per dare una maggiore connessione dei territori della Tuscia alla Regione e al governo, entrambi presieduti oggi da amministrazioni totalmente di centrodestra.