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    18 Aprile 2024
    Countdown Roma-Milan, pellegrinaggio all’Olimpico: le ultimissime

    A Roma più di qualcuno stasera chiuderà la propria attività prima del previsto. Non si parla d’altro. La Capitale giallorossa s’è svegliata tra l’altro col comunicato, l’ennesimo dalle sorprendenti tempistiche, di chi agisce sempre per il meglio del club: i Friedkin, con lo strameritato rinnovo per Daniele De Rossi. Che questa Roma se l’è presa, eccome. Altro che traghettatore. Sarà presente e soprattutto futuro. Un presente che però stasera narra secondo atto di una delle gare più attese, i quarti d’Europa League di ritorno del derby tricolore col Milan. Stavolta pressione sui giallorossi che hanno vinto all’andata, rossoneri chiamati a rimontare e sovvertire i pronostici. Ma la Roma ormai è istituzione del giovedì: sa interpretare bene queste gare e dopo aver per l’ennesima volta fatto fuori il Feyenoord e divorato il Brighton è pronta al grande salto. Ecco perché la piazza, in trepida attesa, sogna di riprendersi Bucarest, stavolta a Dublino. Non si parla d’altro e già a metà pomeriggio comincia a decollare il pellegrinaggio verso l’Olimpico, ennesimo soldout, 53° consecutivo: saranno 65000 spettatori, incasso record dell’era Friedkin per 4 milioni, 4.500 tifosi milanisti sugli spalti. Massima presenza di forze dell’ordine ma c’è tutto per vivere una grande serata di calcio, nazionale per l’internazionale. Deve essere ancora una volta spot per il nostro calcio, pronto a celebrare per la prima volte cinque sue squadre nella prossima Champions League. Sono già dentro la Sud diversi elementi della Curva, autorizzati, per allestire una coreografia che si preannuncia già straordinaria. Nella Roma manca come noto Cristante squalificato, assenza pesante, pronto Bove a raddoppiare Celik su Leao, pure El Sha va verso partenza a destra. A sinistra un altro pupillo rilanciato da DDR, Spinazzola, vince il ballottaggio con Angelino; al centro della retroguardia ancora esperienza Smalling preservato ad Udine al fianco di leader Mancini. Davanti naturalmente Dybala libero svariare dietro Lukaku. Dall’altra parte la novità può diventare Musah, preferito a Bennacer e Adli: squadra e centrocampo più fisico col giovane americano al fianco di Reijnders dietro Loftus. Pioli, imbrigliato da De Rossi all’andata (errori evidenti, criticato), è stato chiaro: difendere bene per colpire meglio. Colpire significa Leao, carico e sereno in sala stampa alla vigilia, a dispetto di un tecnico più indispettito, ma comunque consapevole delle sue qualità come della forza dei suoi ragazzi. Può essere l’ultima gara in Europa per Giroud, promesso sposo Los Angeles: decisiva sua esperienza e peso specifico. Cancelli aperti dal tardo pomeriggio, fischio d’inizio alle 21. Una poltrona per due, poi semifinale.