logo
    Sport
    17 Aprile 2024
    Non solo Manchester, riflettori pure in Baviera: tradizione Bayern, ambizione Arsenal

    Non è stata la domenica migliore che Tuchel e Arteta avessero mai sognato di vivere. Il verdetto aritmetico del Leverkusen campione di Germania (un verdetto inevitabile, che è già costato la panchina da mesi al tecnico tedesco a fine stagione), la clamorosa sconfitta dei Gunners all’Emirates col Villa (scherzo del destino e sanguinosa rivincita Emery) che potrebbe esser costata loro una Premier a fine anno. Non le premesse dunque migliori per arrivare ad una delle gare più importanti della loro stagione, senz’altro la più pesante per il Bayern Monaco, che resta aggrappato al carro e sogno Champions come ultima speranza di risollevare in maniera stellare una stagione altrimenti disastrosa. Stasera all’Allianz arriva l’ambizione dell’Arsenal, che sogna di tornare in una semifinale di Champions più di un decennio dopo l’ultima volta. Bayern più esperto, più maturo, più abituato comunque a giocare questo tipo di gare. Soprattutto quelle interne, nelle domestiche mura bavaresi. Ma dall’altra parte la spigliatezza di chi forse ha meno da perdere, gioventù ambiziosa, che sogna di scrivere dopo tanti anni di ricostruzione pagine prestigiosissime della storia del club come sarebbe un colpaccio esterno all’Allianz. Tra i padroni di casa pesantissima l’assenza di Davies, Coman stesso potrebbe aver già finito la stagione. Rientra tra i titolari e per l’occasione l’eterno Muller, pronto a supportare quel Kane che appena vede Gunners spira sempre davvero come un uragano, lui, storica bandiera degli arcirivali Tottenham. Dall’altra parte, complice un Zinchenko in stato di forma deludente, potrebbe toccare a Tomyasu comporre il pacchetto coi soliti White, Saliba e Gabriel davanti a Raya. Dubbi tra Jorginho o più sostanza Partey al fianco di Rice dietro Odegaard, davanti dall’inizio solita struttura degli ultimi mesi con falsonueve Havertz a galleggiare tra Saka ed il totalmente recuperato Martinelli. Solo panchina, almeno inizialmente, per due cartucce che all’andata subentranti timbrarono il 2-2 finale: Trossard e Gabriel Jesus. Anche all’Allianz tutto per vivere una partita straordinaria, senz’altro impronosticabile. Avrà la meglio nonostante tutto l’esperienza del Bayern o i giovani d’Arteta faranno il colpaccio più prestigioso dell’anno? Una semifinale alle porte, chi passa affronterà la vincente del quarto marziano, quello naturalmente tra Man City e Real Madrid.