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    Cronaca
    20 Aprile 2024
    Rincorre la compagna con la figlia neonata in braccio e la prende per il collo, sorveglianza speciale per un quarantottenne

    VITERBO – Nei giorni scorsi il tribunale di Roma – sezione misure di prevenzione – ha emesso la misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di un italiano di quarantotto anni per minacce e comportamenti violenti diretti alle ex compagne, con avvio della procedura per l’applicazione del braccialetto elettronico.

    L’uomo, già destinatario della misura di prevenzione dell’ammonimento del questore, al quale è stata anche ritirata la patente di guida quale assuntore di sostanze stupefacenti, ha manifestato ricorrenti atteggiamenti vessatori nei confronti delle donne con le quali ha instaurato relazioni sentimentali.

    In un’occasione, a conclusione del rapporto con una donna durato quattro anni, l’uomo si appostava nei pressi dei luoghi frequentati dalla stessa, costringendola a cambiare le proprie abitudini di vita e a farsi accompagnare da parenti o amici nei suoi spostamenti, per non rimanere da sola, arrivando fino a sottrarle il telefono cellulare e ad apostrofarla con epiteti offensivi rivolti anche alla figlia.In una successiva relazione, l’uomo è stato arrestato per aver maltrattato la nuova compagna ingiuriandola continuamente con termini irripetibili, isolandola dalla famiglia d’origine.  Durante uno di questi episodi l’uomo, dopo aver rincorso la donna con in braccio la figlia neonata, l’ha strattonata per il collo, inveendole contro, sottraendole e danneggiando il telefono cellulare per impedirle di ricorrere ai soccorsi, minacciandola più volte di morte.  

    Considerate  particolarmente gravi  e attuali le  condotte vessatorie e violente  del soggetto, reiterate  nei confronti delle donne con le quali ha instaurato una relazione affettiva – atteggiamenti ricorrenti ogni qual volta le vittime manifestavano l’intenzione di porre fine ai rapporti – a seguito di una scrupolosa istruttoria  effettuata dal personale della polizia di stato della divisione anticrimine, su richiesta del questore di Viterbo è stata emessa nei suoi confronti la misura di prevenzione della sorveglianza speciale per la durata di un anno, con applicazione del braccialetto elettronico.

    L’uomo dovrà inoltre osservare una serie di prescrizioni tra cui l’obbligo di non rincasare la sera più tardi delle ore 21 e di non uscire la mattina prima delle 6,30, di non partecipare a pubbliche riunioni, di non tenere armi e di non associarsi a persone che hanno subito condanne o sottoposte a misure di prevenzione o di sicurezza e di mantenersi ad una distanza non inferiore a 500 metri dall’ultima vittima e di non comunicare in alcun modo con la stessa.

    Proprio per monitorare il rispetto di quest’ultima prescrizione è stato applicato il braccialetto elettronico: il dispostivo, che non può essere rimosso se non dall’autorità pubblica, funziona con un allarme che scatta se il detentore si avvicina alla vittima, superando il perimetro stabilito dal giudice. L’inosservanza delle prescrizioni e degli obblighi della sorveglianza speciale è punita con l’arresto”.