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    22 Aprile 2024
    Consacrazione e punto esclamativo: non solo Liga 23/24, ecco cos’ha significato in casa Real l’ultimo Clasico

    Dopo l’eliminazione dolorosissima accompagnata da manifesta polemiche arbitrali, scivola anche l’obiettivo finale dell’ultima stagione di Xavi sulla panchina del suo Barcellona. Il Clasico, come noto, si tinge ancora tutto di Blancos. E dopo la gara d’andata ribaltata tutta da Bellingham, Jude ha deciso pure la gara di ritorno, tra sorpassi e controsorpassi. Un 3-2 che rappresenta e significa punto esclamativo del Real Madrid che scippa il titolo ai rivali più prestigiosi e s’appresta a tornare sul trono di Spagna. Liga madridista ma soprattutto una vittoria pregna di connotati significativi, tra presente e futuro. Perché se ha funto da punto esclamativo sulla stagione 23/24 e consegna massima tranquillità ai Blancos di puntare a sognare l’ennesima Champions, con un margine che permetterà ad Ancelotti di far rifiatare i migliori nel weekend e puntar tutto sul doppio confronto infrasettimanale di inizio maggio col Bayern. ha significato parecchio anche in termini di consacrazione futura. Un definitivo passaggio di consegne: dopo l’era Guardiola rivoluzionaria e dominata dai blaugrana, dopo l’era fortissima fisica e poderosa del primo Real di Ancelotti e quello poi ereditato da Zidane, l’impressione è che l’alternanza spagnola volga al termine e a scanso di sorprese i prossimi anni saranno tutti di marca Madrid. Generazione presente ma tremendamente e immediatamente futura quella allestita da Florentino e Carlo Ancelotti. Dai Bellingham, sempre decisivo, all’esplosione ormai definitiva di Rodrygo, oltre a quel Vinicius che certamente non fa più notizia. Quel che più che notizia fa effetto è che è stato l’ultimo “Clasico” di Luka Modric, lanciato da Ancelotti in onor di carriera dal primo minuto. Dall’altra parte Yamal e Fermin rappresentano senz’altro gioventù prestigiosa da cui ripartire, ma senza idee ancor concrete sul prossimo percorso tecnico (in termini di allenatore) diventa tutto più difficile. Il Real possiede i migliori fenomeni in circolazione. A questi si aggiungerà anche il più forte al mondo, Mbappè. +11 sui diretti concorrenti: per la matematica Liga, in casa Madrid, è solo questione di settimane. Adesso sì, Carlo può serenamente consegnare le sue attenzioni alla parentesi più prestigiosa delle acque della sua carriera, la Coppa dalle grandi orecchie. Ne sogna la quinta, eccome.