Il vento spirava Blues. Da ogni poro. E caramello. Non poteva farci niente stavolta Jurgen, che se la ride. Se la gode. E tornerà in Germania. Perchè il Goodison è il Goodison, l’Everton cambierà sì dimora, ma dopo più di un secolo all’interno di quelle sue mura non poteva salutare l’ultimo Merseyside Derby senza squilli, senza squilli della sua tradizione, battere e minare, forse definitivamente, le chance titolo con cui Klopp sognava di chiudere il suo quasi decennale ciclo Liverpool. Ecco perché scene raggianti, radiose. Fumogeni Blue. 2-0 che non ammette repliche e che lascia i Reds a 3 punti e ben minor differenza reti rispetto all’Arsenal. Ecco perché adesso probabilmente sarà corsa a due, ancora City vs Arsenal, ancora maestro Guardiola contro allievo Arteta. Gunners a 77, City a 73, ma con ben due gare da recuperare. Ormai è chiaro: quelli di Manchester non possono più sbagliare niente. Sono abituati così, ma non è detto che sempre riesca perfezione: ecco perché Arteta spera. E proprio oggi Guardiola scenderà a bordo campo: l’ultima dei recuperi infrasettimanali vedrà il City all’Amex, col Brighton di un altro dei discepoli guardiolani, De Zerbi, chiamato nelle prossime settimane a decifrare il suo futuro. Tra gli altri risultati della serata di ieri va annoverato il poker e 4-2 con cui il Man United si libera di un orgoglioso e spacciato Sheffield: Red Devils in lotta almeno per un posto in Europa League, sesta forza, considerando sentenza Palace e sconfitta Newcastle. C’è pure il gran campionato del Bournemouth da narrare, nonostante partenza di O’Neill ad inizio stagione: battuto proprio l’ex mentore e coach del Vitaly, 1-0 Cherries a Wolverhampton.