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    30 Aprile 2024
    Futuro Napoli, in 4 sul taccuino: la piazza sogna Conte, ADL punta Pioli, Italiano sfondo low cost

    Che il Napoli non disputerà la prossima Champions League è senz’altro sotto gli occhi di tutti. Manca solo l’aritmetica. Difficile, ma non impossibile, un sorpasso alla Lazio in orbita Europa League, ma servirà un minimo di filotto in questo finale di stagione. Più probabile una mesta Conference, mesta e desolante se parliamo di una squadra soltanto dodici mesi fa campione d’Italia. Stagione disastrosa, programmazione senza Giuntoli completamente sbagliata, tre cambi d’allenatore e finale ulteriormente travagliato. Osimhen ha finito il suo ciclo, ADL ha bisogno di entrate (visto che mancheranno introiti Champions, ndr), il mercato in entrata si farà regolandosi col tesoretto che il club incasserà per la cessione del suo asso più ricercato, il centravanti nigeriano. Sarà Manna il prossimo direttore sportivo, proverà dalla Juventus, percorrerà direzione opposta rispetto a Giuntoli. E se Motta, dopo le faville bolognesi, sembra destinato proprio ai bianconeri, la prima missione di De Laurentiis e Manna stesso sarà calibrare progetto e ricostruzione, partendo dall’allenatore dell’immediato futuro, stabilire a chi affidar la guida tecnica. E sono quattro i nomi già in lizza sul taccuino di ADL. Il sogno dei tifosi azzurri, per la ricostruzione, è sempre stato Antonio Conte. Il nome forte, quello più blasonato. Quello che significa ambizione e corsa ai massimi livelli, quantomeno nei desideri di ogni tifoseria italiana. A spasso da un anno e mezzo, non ha ricevuto alcuna chiamata estera, nemmeno dalle grandi del Nord: la stessa Juve più su Motta. Ecco perché avrebbe dato la sua massima disponibilità al Napoli ma chiede come sempre garanzie, condizioni, non indifferenti. C’è amicizia storica e pluriennale con ADL, patron che però, per conti, preferirebbe altre scelte. Patron che ha già contattato Pioli: in questo momento sembrerebbe il tecnico destinato a lasciare il Milan il favorito, ma deve sciogliere le riserve se prendersi un anno sabbatico o meno. Una vecchia tentazione sullo sfondo resta sempre Gasperini, ma resta sempre difficile intromettersi nella storia d’amore tra lui e la sua Atalanta. Sarebbe lui quello chiamato a far il grande passo, a chiedere al club nerazzurro, soprattutto se dovesse arrivar qualcosa di grosso in questo finale di stagione, di lasciarlo andare. Sullo sfondo quello più agevole di tutti, quel Vincenzo Italiano che separerà le sue strade fiorentine: chiuso ciclo, tra l’altro comodamente accompagnato alla porta. Italiano non dispiace a Manna, verrebbe di corsa e come Pioli ripartirebbe dalla difesa a quattro, ognuno certamente coi suoi concetti, non troppo lontani dall’indelebile e inimitabile solco spallettiano. Con Conte si passerebbe a tre, esperimento mazzarriano qualche volta riproposto pure da Calzona; sarebbe un Napoli da ricostruire con ben altri connotati. Come col Gasp, tra l’altro, contemporanea marcatura a uomo a distanza, concetti evoluti che continuano da sempre ad affascinare patron ADL. De Laurentiis farà la sua scelta finale, spetterà a lui l’ultima parola. A fine campionato allenatore e organigramma: vuol bruciare le tappe e ricostruire un Napoli in grado di tornare all’obiettivo economicamente più determinante, latitudini Champions League. In questo momento una fiches forse su Pioli, ma ancora non è stata presa alcuna decisione. In corsa tutti i descritti e citati.