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    4 Maggio 2024
    Premier, ultimo curvone e sempre testa a testa: apre l’Arsenal, Man City coi Wolves

    Siamo nel pieno dell’ultimo curvone. Ultimissime battute, quelle roventi, decisive. La stagione di Premier volge al termine e quest’anno, pur in ottica titolo, è tornata a regalarci un finale thriller, punto a punto, fino all’ultimo centesimo di secondo stagionale. I sogni dell’Arsenal, quest’anno più maturo, forte, completo, a cercare di scalzare l’egemonia del Manchester City di Guardiola, imperiosa istituzione che dodici mesi fa divorò e sorpassò i giovani Gunners, che forse peccarono di inesperienza e vertigini a quelle latitudini, per quelle ambizioni. Quest’anno l’avvento di leader Rice, rosa più lunga, esplosione Havertz e finale di stagione in pompa magna. Ha vinto la voglia di riscatto, un rilancio targato Arteta. Non è detto che i Gunners possano riuscirci, ma ci proveranno fino alla fine. In questo momento, solo in questo specifico momento, conducono le danze: 80 a 79 a tre giornate dalla fine, ma il Man City vanta una gara da recuperare, storia nella storia al Tottenham Hotspur Stadium: gli acerrimi rivali faranno un favore ai cannoni, proprio dove col successo nel derby di domenica scorsa si sono spalancate per le porte per un finale di stagione da sogno? Il City resta comunque tremendamente abituato: sono animali primaverile, esperti, i più forti, la Premier è il loro ecosistema, la loro giungla, e proprio quando le gare di fine stagione scottano si dimostrano da troppo tempo tremendi veri predatori. Sanno gestire la pressione, ci sguazzano, ci ballano. Ecco perché non è impossibile pensar che delle restanti quattro che restan loro da giocare, Guardiola possa ancora far 12 su 12. Anche perché Pep ambisce alla sua sesta Premier in otto stagioni, che sarebbe la quarta consecutiva, traguardo che non ha precedenti nella storia del calcio britannico. Ma l’Arsenal non mollerà di un centimetro fino all’ultimo respiro e ogni weekend, dei prossimi che ci separano da un sipario sempre più imminente, può cambiare storia, narrazione e corso degli eventi. E se non considerassimo il recupero del Man City in casa Spurs previsto soltanto all’interno dell’ultima settimana di Prem, oggi se vogliamo un terzultimo atto stagionale che spira ancora Gunners. Perchè apriranno loro e cercheranno di allungare, in casa alle 13.30 contro un Bournemouth allegro, satollo, progetto Iraola e record di punti in Prem della storia del club, 48 lunghezze che hanno proiettato le Cherries nella parte alta della classifica. Ma giocano spensierate, senza chiudersi, e l’Arsenal va solitamente a nozze contro questo tipo di concetti. Ecco perché il turno più complicato, tra le due, stavolta forse lo vanta il Manchester City, chiamato eventualmente a rispondere più tardi alle 18.30 contro il fuoco dei Wolves, sempre avversari arcigni, scorbutici, duri da battere. Più difensivisti, più duri da scardinare e attenzione alla loro sorprendente tradizione all’Etihad: nell’era Guardiola, nel recente passato, hanno già giocato brutti scherzi. Il City dovrà quindi rispondere ad una plausibile vittoria dei Gunners. Nel mezzo, alle 16, le ultime chance salvezza del Burnley di Kompany contro un Newcastle in netta ripresa e viaggiante verso la prossima Europa League. Per la salvezza corsa a tre, due andranno giù: in lotta col Burnley, Forest e favola Luton. Forest che vanta il turno più agevole: concomitante impegno in casa di uno Sheffield fanalino già retrocesso. Domenica spicca Liverpool-Tottenham, tra due squadre in caduta, nelle terre di nessuno, destinate già alle loro posizioni finali: terzo posto per i Reds, quinto senza Champions per gli Spurs. Tre pesanti sconfitte consecutive e magia Postecoglou svanita, scioltasi sul più bello? Quarto ma colpito dalla sorprendente sconfitta interna in semifinale di Conference con l’Olympiakos, il Villa può chiudere domani ogni gioco a Brighton. La Champions, Top 4, resta traguardo stellare: capolavoro Emery, Conference o non Conference. Lunedì chiude lo United: Monday Night a Selhurst Park col Palace.