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    7 Maggio 2024
    West Ham, la fine dell’era David Moyes. Sarà divorzio: pronto Lopetegui

    Anni di risultati prestigiosi, notevoli, rilevanti. Il ritorno di David Moyes al West Ham è stato un successo. Senza ombra di dubbio. Squadra per anni in lotta europea e, a cavallo delle sue esperienze all’Olimpico, squadra a latitudini europee in Premier, immediatamente dopo le grandi, un quarto e una semifinale di Europa League, la vittoria di una Conference League, un trofeo che il popolo sognava ormai decenni e decenni. Ma a quanto pare non è bastato. I cicli finiscono. Paga un tipo di calcio troppo conservatore, troppo vecchio stampo, secondo parte della tifoseria. Così come un rapporto con patron Sullivan negli ultimi tempi deteriorato, tutt’altro che idilliaco. La cessione di capitan e figliol prodigo Rice, simbolo Hammers, dopo la vittoria di Praga. Squadra che ha perso il perno più importante, tra spogliatoio e tifoseria. Quest’anno nono posto, per qualcuno deludente. La severa sconfitta di Stamford Bridge, 5-0 incassato dal Chelsea, che ha chiuso ogni spiraglio di settimo posto Conference, ha chiuso la sua avventura. Non sussisteva evidentemente momento migliorare che dichiarare alla stampa la decisione di non estendere il contratto del navigato manager scozzese, di separare le strade. Da tempo il club aveva scelto un cambio di rotta: nonostante tutto, vuole altro tipo di calcio. E da mesi aveva contattato Lopetegui, ex Wolves, tecnico spagnolo che palesemente aspettava il Milan e considerava i rossoneri, prima della loro retromarcia per motivi d’ambiente e reazione, la sua prima scelta. Aveva lasciato in stand-by gli Hammers: adesso ha detto di sì. Nei prossimi giorni la stesura dei contratti, a fine stagione l’annuncio. A Moyes dunque restano soltanto le ultime due partite della sua avventura West Ham: sabato all’Olimpico congedo e saluto col popolo Irons post gara col Luton, la domenica successiva l’ultima sul campo del Manchester City, una gara che potrebbe decidere la Premier League.