Non è stata la gara più spettacolare di tutte, un pari a rete inviolate che significa entrambe capoliste a braccetto, prima dell’ultima giornata del girone. Nel gruppo D è infatti zero a zero nel grande scontro tra Olanda e Francia, coi transalpini che, senza rischiare Mbappé, palesano un inizio più lento di quanto previsto, magari sognando e mirando ad uscire alla grande, mostrando tutta la propria pasta e strapotere, alla distanza. Poche grosse occasioni, clamorosa quella di Griezmann, ma chi avrebbe trovato il gol sarebbe stata proprio l’Olanda con Simons proprio a Lipsia, in uno stadio che conosce molto bene, prima che il gol annullasse il vantaggio tulipano. Francia e Olanda dunque in testa al D a quota 4, transalpini che restano comunque padroni del loro destino non solo chiaramente per qualificazione ma al tempo stesso per il primo posto: all’ultima affronteranno la Polonia, ieri ribaltata e meritatamente battuta da una grande Austria, squadra tosta e continentale, che vince in rimonta 2-1 con Arnautovic che trasforma rigore decisivo, uno dei gol più pesanti della carriera, quello numero 37 in nazionale. Gol e lacrime: esultanza a scaricare tensione, poi spiegata col papà che era stato evidentemente poco bene, seppur allo stadio. L’esperto centravanti dell’Inter, in attesa di definire il suo futuro potenzialmente lontano dalla Pinetina, è a sole sette reti da Polster nella classifica dei bomber di tutti i tempi della storia della nazionale austriaca. Austria a tre punti, recuperato quanto dimostrato senza ottenere al debutto; Polonia ribaltata ed eliminata, fanalino di coda ancora senza lunghezze all’attivo. Olanda e Austria si sfideranno dunque per il secondo posto; ma ad una sola gara dalla fine del raggruppamento, con rispettivi 4 e 3 punti all’attivo, non è che detto che non possano farsi qualche calcolino: con un punto a testa potrebbero passare entrambe, a 4 lunghezze hai notoriamente grosse chance di risultate tra le 4 migliori terze ripescabili.