
Saranno quarti mai visti quelli con cui inizia il weekend più determinante fin qui d’Euro 2024. Quello che proietterà la competizione alle semifinali infrasettimanali di settimana prossima, direzione finale di domenica 14 luglio. Ma la scrematura più forte sarà quella a cavallo tra oggi e domani. Oggi, soprattutto oggi. Perché si giocano due quarti esplosivi, pirotecnici. Si parla della parte del tabellone più prestigiosa: quella che, scherzo del destino (o forse di costruzione dell’ennesimo Europeo a 24… ndr), racchiude le quattro su otto più forti, le favorite, solo una delle quali potrà quindi arrivare in finale. Ed è probabilmente il giorno più atteso, dopo 72 ore di break, proprio per questo motivo. Il sipario si rialza a partire dalle 18 a Stoccarda per la gara tra chi questa competizione l’ha vinta più di tutti: Germania e Spagna, tre successi a testa, quelle che hanno ricostruito dopo anni complicati e rilanciato la freccetta del baricentro verso l’alto, gli attesissimi padroni di casa contro lo spettacolo delle giovani Furie Rossi. Sarù Nagelsmann contro De la Fuente, sarà Gundogan contro Rodri, saranno le giovani stelline una contro l’altra, la notte che può definitivamente consacrarle, Musiala e Havertz da una parte, Nico e Yamal dall’altra. Può esser l’ultima notte di Kroos, ma diciamolo sempre sotto voce. Il peccato mortale è che una delle due sarà costretta a salutare la competizione, giocherà gli ultimi minuti di un percorso sin qui meraviglioso a Stoccarda, prima che gli occhi del Vecchio Continente si tuffino ad Amburgo, a nord, per l’altro quarto che di quarto proprio come il precedente nutre veramente ben poco: altra potenziale finale anticipata, rivincita 2016, Portogallo-Francia, eterno CR7 contro Mbappé, tra nobilissimo passato e nobilissimo futuro Real, due delle corazzate massime per parco giocatori seppur soprattutto transalpini fin qui tanto tenori ma ben poco orchestra. E chissà se proprio l’ultimo aspetto considerato farà differenza: Martinez contro Deschamps, generali, ne resterà solo uno. Da una parte ambizione, unione di intenti, voglia di arrivare fino alla fine vista una rosa forte forse come non mai; dall’altra l’esperienza, la capacità di affrontare la pressione di queste gare, seppur contrasti e tensioni politiche generali che la squadra assorbe dal suo paese. La Francia vuole la rivincita della finale persa proprio a Parigi nel 2016, quella che però, storia nella storia, fece scoccar la scintilla al grande ciclo, campione del Mondo di Russia 2018. Fischio di inizio alle 21. Soltanto domani Inghilterra-Svizzera e Turchia-Olanda.