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    19 Agosto 2024
    Napoli, una fatal Verona figlia tutta di Conte: tensione rovente, aspettando entrate

    Tra i risultati piuttosto balbettanti delle grandi nel primo weekend di Serie A 24/25, tanti rispecchiano contesti ciò che tante big vivono sul mercato a meno di due settimane da fine agosto: ancora cantieri aperti e casi spinosi da risolvere. Fotografia migliore più del Napoli non sussiste. Ed il risultato di Verona è palesemente frutto, tra l’altro, dello sfogo del suo allenatore. Qualcuno che ha bisogno di elementi che seguono alla lettera i suoi movimenti, i suoi dettami, i rigidi connotati del suo calcio. Conte e cantiere aperto sono concetti antistanti, tutto s’è visto al Bentegodi. Buon primo timido, a tratti; ripresa sconcertante. Perso Kvara, s’è perso il Napoli. Un tre a zero roboante, che fa rumore, eccome. Come le parole di un tecnico che sapeva perfettamente contesto e situazione specifica che andava a scegliere, ma che forse non s’aspettava che, ricostruzione e anno zero, perdurasse sul mercato così tanto tempo. A fine agosto ancora il nocciolo più grosso, quello tra partenza Osimhen e arrivo Lukaku, non s’è ancora risolto. E tra l’altro, oltre a quanto detto e sostenuto, soprattutto lamentato, dal tecnico pugliese negli ultimi dieci giorni, nel post Verona fanno rumore altre sue considerazioni, altre sue esternazioni, come aver sottolineato quanto e come questa sia una squadra composta da gruppo di ragazzi che alle prime difficoltà si sciolgono come neve al sole. E questo, per sua stessa ammissione, non s’allena in poco tempo. Mette mani avanti, Antonio. Un suo super classico. Come quasi a scrollarsi pressione di dosso. Sembra dire che non basta lui per elevare standard e ambizioni. Scorie da decimo posto. Ma due anni fa Spalletti vinceva lo Scudetto: lo sa bene lui, lo sa bene ADL, impossibile dimenticarselo. E giustamente qualcuno critica, perchè a dispetto del suo credo calcistico rigido e ferreo, che porta risultati e straordinari domestici, nel tempo e nelle competizioni europee gli stessi mai stati all’altezza. Anche perché con un ingaggio così pesante, a Verona potevi e dovevi far qualcosa in più. Si scusa e non ci dormirà, così come la notte, al rientro, non avrà dormito. Ma l’unico modo per rovesciare una partenza che peggio di così non poteva esser, sembra l’assistenza del mercato. Quella di Manna, finalmente. Perché nel lunedì mattina è sbarcato Neres, a Villa Stuart, per visite e firme. 30 milioni al Benfica. Sarà poi la volta di Gilmour, per cui s’è ai dettagli col Brighton, come ampiamente narrato e descritto. Ma soprattutto Lukaku. Mentre il Chelsea riflette su Osimhen, operazioni slegate. 25+5 l’offerta azzurra, richiesta sui 30, con richieste Blues abbassate. Ma è la formula e i metodi di pagamento su cui ancora i club lavorano senza aver trovato l’accordo definitivo: se sarà prestito con obbligo, vanno trovate le quadre su pagamento dilazionato. Contesto teso a Castelvolturno, ma non c’è minimante tempo per piangersi addosso e sul latte versato: la stagione è appena iniziata, nel peggiore dei modi, tempo non aspetta tempo.