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    Sport
    3 Settembre 2024
    Tutto vero, Osimhen finì in Turchia: tampone Galatasaray, una sconfitta per tutti

    Alla fine fu Galatasaray. La suggestione spuntata ieri all’ora di pranzo, suggestione diventata effettiva trattativa repentinamente decollata nel pomeriggio e chiusa in serata, s’è tramutata in realtà. Paradossale se non inverosimile, soltanto mesi fa. Osimhen è un nuovo calciatore del Galatasaray. Soltanto 25 anni, considerato tra gli attaccanti più importanti d’Europa, capocannoniere dello storico Napoli del terzo Scudetto soltanto un anno fa, lascia il calcio italiano e riparte da quello turco. Perché tale è. Tale è successo. E come tale va narrato. Un film horror dal finale desolante, autolesionistico per ogni parte in causa quello che scritto venerdì scorso, alla fine del mercato in entrata dei principali club europei. Il fallimento della stessa trattativa Saudita, quella con l’Al Ahli e col suo ingaggio faraonico. Le sue scelte a tratti incomprensibili, il danno ad un Napoli che forse in diversi frangenti tirò troppo la corda, il mancato incasso di una folle clausola, nemmeno 70 milioni Chelsea o 80 sauditi. Insomma, come ampiamente descritto, un contesto in cui settimana scorsa persero tutti. La nove revocata, il nome cancellato, dalla Lista A. Separato in casa e costretto ad allenarsi con la primavera. Tempo di qualche giorno e la reciproca, concomitante ricerca tornata all’ordine del giorno di una disperata soluzione tampone last minute, scandagliando gli ultimi mercati rimasti aperti. Come quello turco, dove spesso grandi campioni sul viale del tramonto vanno a svernare. L’interesse del Galatasaray, disposto a prenderlo in prestito e risolvere la questione azzurra. L’idea, a quel punto, migliore per tutti. Per limare un pizzico di danni che restano enormi. Prima l’ok di ADL, poi nel tardo pomeriggio quello del ragazzo. Ingaggio pagato in toto, 11 milioni, dai giallorossi. Paradossale dettaglio burocratico: rinnovo di un anno del contratto col Napoli. Sceneggiatura. Lecito abbassamento della clausola: 80 milioni, adesso. Ma nessuno, comunque, tra gennaio o giugno spenderà quei soldi per una punta del Galatasaray. Sarà un anno di redenzione dopo mesi gestiti malissimo, folle volontà del ragazzo in primis. Osimhen atterrato ad Instanbul in tarda notte, doverosamente sorridente, accolto da una tifoseria impazzita: canti e cori, è stato al gioco, vola sul Bosforo per ritrovare serenità. Si attende solo l’annuncio ufficiale, ma di fatto Osimhen è un calciatore del Galatasaray. Lo sarà fino al 2025. Soluzione tampone. Poi chi vivrà, vedrà.