Il 2024 di Furlani è stato sensazionale. Le luci della ribalta, la consacrazione, quei passi da gigante sognati fin da bambino. Dai successi primaverili al gioiello più luminoso, quella storica e stellare medaglia olimpica, quel bronzo nel salto in lungo che ha reso fiera tutta la città di Rieti. Stavolta però non è arrivata a fine estate quella ciliegina sulla torta che tanto desiderava: nella Diamond League di Bruxelles, in occasione del Memorial Van Damme, sfuma il podio in finalissima. Soltanto quarto posto per il gioiellino reatino, stavolta: 7.88 nel lungo, un tentativo abbozzato e tre nulli a completare e dipingere il quadro di un weekend belga che sognava andasse francamente differente. Non è andata come sperava, non è arrivata quella ciliegina che desiderava, ma nel post gara esternerà la soddisfazione per un 2024 definito incredibile ma assorbe l’ultimo risultato e quarto posto belga come fanno i campioni, ammettendo cioè quanto ci sia ancora tanto da lavorare, grande mentalità. Non è nemmeno tempo per parlare di alibi o cercare scuse, bravo così, nonostante obiettivamente forte vento e temperature quasi invernali abbiano inevitabilmente influenzato la sua prestazione. Una gara vinta da Gayle che ha preceduto Ehammer; solo gradino più basso del podio e quindi terzo posto per il campionissimo olimpico, Tentoglu che, con esperienza e freddezza nel finale, spegne ogni sogno di medaglia proprio per Mattia, che stava nonostante tutto iniziando ad accarezzare la terza posizione. Scivola via e non c’è più niente da fare. Ma quanto orgoglio, comunque. Annata che resta straordinaria. Motivo vanto per tutto il reatino: ancora una volta, anche a Bruxelles, Mattia Furlani ha tenuto un’intera città attaccata alla televisione. A soffiar e tifar per lui.
Sport
15 Settembre 2024
Furlani vanto reatino, ma stavolta niente ciliegina: quarto posto a Bruxelles, podio soltanto accarezzato