In tanti in casa Lazio parlano del Taty Castellanos. Si sponsorizza qualcuno pronto al decollo, pronto alla sua stagione, destinato alla sua definitiva consacrazione. Protetto dalla società lo scorso anno ai tempi di un’alternanza quella con capitan Immobile, incedibile quest’estate nonostante offerte particolarmente importanti come quelle da Girona. Bene, senz’altro. Ma c’è qualcuno che quest’anno eleva ed eleverà le sue prestazioni. Diventa un altro l’attaccante, forse, rivelazione. Soprattutto se preso a prezzi ridotti, solo 11 milioni, prestito biennale con obbligo, retrocesso in B con la Salernitana dopo un anno fuori rosa. Una battaglia, legale, durata mesi e mesi, che ha significato un 2023/24 quasi totalmente ai margini del club. Parliamo di Boulaye Dia, che anche ieri sera ha spiegato quanto a livello qualità prezzo sia stato uno dei colpi dell’estate. Affare assoluto. Talmente completo che spesso non solo seconda punta, all’occorrenza anche prima senza Taty. Doppietta straordinaria e movimenti meravigliosi a servizio del team, come quello che libera in occasione del raddoppio Dele-Bashiru: la Lazio ha vinto, stravinto e convinto tre a zero ad Amburgo, strapazzata la Dinamo Kiev, ma se Marco Baroni brinda al debutto europeo come meglio non poteva c’è gran merito del protagonista in questione, per l’appunto Boulaye Dia. Qualcuno che non scopriamo certo oggi, complici prestazioni in Champions anni fa con la maglia del Villarreal da far luccicare gli occhi dei migliori osservatori d’Europa; ma riammirarlo nelle sue acque, acque così prestigiose, in maniera così determinante e trascinante, è un bene per tutti. Per Formello e per la Lazio soprattutto.
Sport
26 Settembre 2024
La rinascita di Boulaye Dia: completo e dominante, così la Lazio ha vinto la sua scommessa