Non è stato il lunedì tennistico che i tifosi azzurri si sarebbero aspettati. Fronte Pechino, step tatticamente propedeutico a quello che sarà il grande appuntamento di inizio autunno quale i Masters 1000 di Shanghai, non sono arrivate le notizie sperate. Forse la più importante, ma solo quella. Perchè scuro in volto e provato evidentemente dal ricorso della Wada, è arrivata l’ennesima semifinale per Jannik Sinner. Il quale, nel primo pomeriggio italiano, ha ancora una volta mantenuto nervi saldi e sangue freddo, battendo prima sei a due il ben poco quotato Lehecka, poi subendo il pressing del coraggioso ceco sconfitto al tiebreak al secondo set per sette a sei. Jannik quindi, dopo aver fatto fuori Jarry e Safiullin, conquista l’accesso ad un’altra semifinale, in un 500, che fortifica il suo ranking e status ATP, come noto da numero uno al mondo: domani affronterà il cinese Bu Yunchaokete. Non è stato il martedì dei sogni perché Cobolli non è riuscito nell’impresa sperata: in questo caso, a differenza di Sinner, quarti amari per il capitolino. Combatte ma non basta: troppo Medvedev, che si disimpiega con un 6-2 prima e con un 6-4 poi. Niente da fare, ma la crescita resta sotto gli occhi di più. Un quarto in un 500, discorso e argomentazione più volte sviluppata nelle nostre righe, resta tanto, tanto materiale. Iniziava il China Open in singolo, per le donne, anche per Jasmine Paolini: niente da fare, nemmeno per lei, stavolta nemmeno superato il sedicesimo di finale, domina Linette con un 6-4 e 6-0.
Sport
30 Settembre 2024
China Open a Pechino, passa solo Sinner: fuori Cobolli e Paolini