Non solo milanesi. Altro giro, altra corsa. Stasera la seconda della due giorni di Champions che vedrà protagoniste le altre tre italiane impegnate nella massima competizione europea. Tocca alla Juve, all’Atalanta, sì, ma stasera soprattutto al Bologna. Sua la trasferta da sogno, quella che una città intera un tempo avrebbe solo sognato: è Liverpool, è tempio di Anfield. Sfida chiaramente proibitiva quella coi Reds che arrivano a tutta birra: primi in Premier. Davanti volano, arco pieno e pregno delle solite frecce straordinarie frecce: da Salah a Jota, passando per Gakpo e Luiz Diaz, almeno fin qui Chiesa può accompagnare solo. L’ambiente ha digerito bene il passaggio dall’eterna era Klopp all’insediamento del buon Arne Slot, che rispettando il lavoro dell’istituzione precedente ha aggiunto del suo ma senza intaccare minimamente impianto e connotati di una squadra che resta tra le più forti d’Europa. Il Bologna stasera alle 21 italiane sarà di scena sostenuta da migliaia di felsinei al seguito. Visita di lusso, tra l’altro, al nucleo rossoblu, quella di Zirkzee, ieri sera. Se il Bologna sarà di scena alle 21 ad Anfield, alle 18.45 apre l’Atalanta del Gasp a caccia di continuità dopo la splendida prova con l’Arsenal, chiusa persino tra rimpianti e più di uno. Dea in Germania, campo neutro Shakhtar quello della Veltins Arena, ma trasferta non partita nel migliore dei modi: volo d’andata rimandato per i problemi dell’aeroporto di Orio al Serio. Gasperini osa e offende, stavolta sarà 343 puro: CKD e Lookman alle spalle di Retegui. Se apre l’Atalanta, così come il Bologna chiude la Juve: sfida ostica, sempre in Germania come i nerazzurri, in questo caso sul campo del Lipsia, ormai da quasi un decennio realtà tedesca e continentale. Juve per la continuità, ma se Motta vuol ambire ad un posto tra le prime otto, occorre vincere anche partite come quelle di questa sera.

