Lavoratori da altri siti per sostituire scioperanti De Vizia
PIEDIMONTE SAN GERMANO – Momenti di tensione si sono registrati oggi fuori dallo stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano, a Cassino, dove da lunedì è in corso lo sciopero dei 32 lavoratori della De Vizia contro la procedura di licenziamento collettivo.
A fine anno la procedura diventerà effettiva e si ritroveranno senza lavoro. La de Vizia si occupa delle pulizia industriali nell’impianto. Gli animi si sono scaldati quando si sono presentati ai cancelli d’ingresso altri lavoratori arrivati da altri siti in sostituzione di quelli in sciopero. Sono stati chiamati per smaltire i “carichi” di lavoro accumulati sul piazzale. Ne è nato un confronto e una discussione con gli operai ciociari in sciopero.
Il sindacato Uilm ha inviato una comunicazione ufficiale a De Vizia e Stellantis, sottolineando che “la sostituzione dei lavoratori in sciopero con personale di altri siti produttivi, compresa la sostituzione da parte del sito di Piedimonte San Germano con dipendenti Stellantis, è inaccettabile”.
Il Segretario provinciale Uilm Frosinone, Gennaro D’Avino ha annunciato che “se questa situazione dovesse persistere ci sarebbero tutti gli estremi per configurare una condotta antisindacale ai sensi dell’articolo 28”.
Il presidente della provincia di Frosinone Luca Di Stefano ha chiesto un incontro urgente al Ministro del Made in Italy Adolfo Urso per richiedere un’audizione urgente sul futuro dello stabilimento Stellantis Cassino Plant e dell’indotto Automotive Cassinate. L’obiettivo “è quello di rappresentare al Governo, le istanze del territorio e dei lavoratori”. Durante l’ultima seduta del Consiglio Provinciale è stata approvata una mozione che esprime forte preoccupazione per la situazione occupazionale ed economica legata alla crisi dello stabilimento.
La mozione sollecita interventi immediati e misure concrete per tutelare i lavoratori e le loro famiglie. Soprattutto, ribadisce la necessità di rifinanziare le leggi 46 e 60 per il rilancio del settore; e chiede di attivare le procedure sollecitate dal Consorzio Industriale del Lazio per mitigare gli effetti della crisi. Nella lettera indirizzata al ministro Urso, il presidente Di Stefano ha sottolineato l’urgenza della situazione e la necessità di trovare risposte condivise e concrete per evitare ulteriori ripercussioni sull’occupazione e sulla stabilità economica dell’intero territorio provinciale.

