Una filosofia completamente diversa. Proprio quella che manifesterà Thiago Motta a fine gara dopo l’ennesimo due a due interno e gli ennesimi stessi due punticini ancora una volta lasciati per strada per rimonta subita e incassata. “Sul due a uno devi chiudere la partita, devi attaccare per fare il terzo, non chiuderti e basta; anche perché con la qualità che posseggono le squadre che affrontiamo possono sempre farti male”. Bene. Il 2024 è stato l’anno del ribaltamento in casa Juventus. L’anno in cui s’è rovesciata e capovolta filosofia, da Allegri a Motta, rivoluzione voluta da Giuntoli. Ma l’anno solare finisce col comun denominatore, quello annunciato in precedenza: la filosofia di Motta impiega tempo a fecondare la Continassa e nel mentre fioccano altri pareggi, stavolta resi più nobili dal livello dell’avversario, quella rivelazione come la Fiorentina di Palladino che strappa un due a due allo Stadium all’ultimo respiro col bolide di Sottil (che premia l’ennesima prestazione d’alta personalità) per quello che classifica alla mano può esser stato alla lunga uno scontro diretto Champions. Un pari che chiude una bella gara, dipinta dalla rivincita di Kean e dall’esplosione del doppio Thuram. Juve che resta sesta a pari punti coi viola, che hanno ancora da recuperare la gara con l’Inter e quindi potenzialmente da quinta forza col musetto addirittura avanti alla Vecchia Signora. La Lazio quarta nelle splendide terre del mezzo, davanti l’ennesimo uno a zero del Napoli (pure col piccolo Venezia..): Conte scavalca momentaneamente l’Inter e riprende l’Atalanta, comunque vada gli azzurri (tra le tre maggiormente protagoniste del girone d’andata) chiuderanno il 2024 in testa alla classifica. Se Lukaku tradisce dal dischetto stavolta a premiare il tutto per tutto ci pensa l’asso che non t’aspetti, a cui Antonio concede spesso poco spazio e per questo se ne parla di mercato: Raspadori, Jack d’oro. Un pomeriggio d’A che s’era aperto col bello e pirotecnico due a due tra Udinese e Torino: Touré e Lucca illudono i friulani poi orgoglio e rimonta granata, ispirata da Che Adams e confezionata da Ricci. Il Toro respira, Vanoli pure.
Sport
29 Dicembre 2024
Rimpianti Motta, realtà Viola: la Juve resta dietro. E Conte torna in testa