
Partita piena, bella e pregna. Di emozioni e contenuti. Lazio-Napoli, fiore all’occhiello del sabato d’A, è finita 2-2. Spettacolo all’Olimpico, manifesto del nostro calcio. Intensità, tattica, duelli. E l’imprevedibilità dei ribaltamenti. Super gol di Isaksen a bissare Napoli ed ad aprirla. Coniglio dal cilindro dall’altra parte per Raspadori, che coglie eccome la sua chance e riproietta la gara in parità; combattimento fino all’intervallo, trame rispettate con mole d’una Lazio frizzante e Napoli contiano compatto pronto a colpire tra break, seconde palle, inserimenti e fisicità. Baroni perde Castellanos; entra Noslin, ma non cambia l’idea. E allora la grossissima chance è per la doppia di Isaksen che su affondo di Tavares stavolta se lo divora; nel più classico dei “gol sbagliato, gol subito”, Conte azzecca il cambio e Politano in percussione propizia la goffissima autorete di Marusic. Lazio bella e giovane, Napoli compatto, velenoso e vincente: sembrava questa la trama finale, pronta giornalisticamente e temuta dal mondo Lazio. Invece, quando ogni speranza sembrava tramontata, il cambio lo azzecca pure Baroni che rischiato Dia in extremis centra un pari pesante, anzi pesantissimo. Ad ispirare capitan Zaccagni, leader tecnico e non solo, oggi completo e responsabilizzato dalla fascia che onora: trascina i suoi, troverebbe un pari stellare in rovesciata, non molla e premia Dia con l’ennesimo guizzo/giocata/assist della sua gara. Alla fine è due a due. Strette di mano dopo novanta minuti battaglieri, non potrebbe esser altrimenti. Un punto, per dinamiche, più abbracciato alla fine in casa Lazio, che consegna continuità dopo Cagliari e Monza alla sua ritrovata striscia invernale; due punti persi quando accarezzato il colpo grosso ancora una volta all’ultimo respiro per Napoli e soprattutto per Conte, il che fa notizia. Seconda volta consecutiva nel giro di due settimane, tra l’altro, nella Capitale. Terzo pari consecutivo e frenata: punti pesanti lasciati sul campo. Attesa domani la risposta dell’Inter che in casa Juve può sorpassare. Chissà se alla fine queste settimane possano far la differenza, o meno.