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    20 Febbraio 2025
    Playoff Champions, un’ecatombe: tritate tutte le italiane, fuori pure la Juve

    Una vera e propria ecatombe. Difficile ipotizzare un epilogo del genere soltanto 48 ore fa. Dopo Atalanta e Milan, pure la Juve esce da quelli che adesso diventano a tutti gli effetti una vera e propria maledizione. Altro che purgatorio, tal doveva esser: si sono trasformati letteralmente in un inferno.  Escono pure i bianconeri, che riescono a farsi rimontare dal PSV ad Eindhoven. In 48 ore esce tutta la famiglia Conceicao, infilata dalle olandesi: due su due, doppia lezione inflitta pur dall’Eredivisie ad una Serie A. Ranking in crollo, annata fin qui decisamente disastrosa. Sblocca Perisic in piena ripresa, eterna bestia nera bianconera; pareggia Weah, prima Saibari fotografi il 2-1 dell’andata stavolta a i tinte biancorosse. Proprio il PSV è quella che continua a spingere, giocare, esprimere, dominare; più forte anche sulle seconde palle, sull’intensità e pur sull’evoluzione del fraseggio. Ci vogliono i supplementari per farle raccogliere quanto già avrebbe meritato nei 90 minuti; soltanto il palo di Vlahovic può far recriminare la Juve. Finisce 3-1: Motta fuori. E grandina, eccome. Torna a grandinare sul tecnico bianconero: l’idea davanti a tutto, pur quando non s’era pronti. Approccio sbagliato, inizio ripresa pessimo, cambi determinanti e logoranti in negativo: per tempismo, per scelte, per qualsiasi tipo di lettura. Altro che continuità bianconera, altro che formalità per le italiane. Ieri una Caporetto, stasera un’ecatombe: abbiamo perso le parole, come avrebbe sussurrato nelle sue strofe Ligabue.