Ed è una straordinaria Federica Brignone quella che sì, dopo un ottimo quarto posto alle soglie del podio in seconda discesa per un trittico tricolore completato da Pirovano quinta e Goggia sesta, torna alle massime vette e giganteggiare davanti a tutte: altro che quarti posti, altro che podio o argenti o bronzi, stavolta ancora gradino più alto, ancora medaglia d’oro, stavolta s’è ripresa pure la Norvegia. Vince Federica il SuperG domenicale scandinavo: fiocca l’ottava vittoria stagionale in Coppa del Mondo, un anno dopo lo stesso SuperG di Kvitfjell, lei, ormai regina pure dell’OlympiaBakken. Indomabile, freddissima, perfetta: chiude davanti a tutte, soprattutto proprio alla rivale Gut-Behrami, che ancora la insegue inesorabilmente perché col confronto diretto di oggi e quindi col primo vs secondo posto, si stacca ulteriormente in classifica generale. Non puoi sbagliare niente con questa Brignone, non puoi compiere passi falsi, nemmeno quell’errore di linea nella parte alta che costa alla svizzera ben 40 centesimi che alla fine avrebbero fatto tutta la differenza del mondo. Finisce col trionfo azzurro, proprio per un podio SuperG completato da Sofia Goggia. Stavolta malino la Pirovano che chiude distante, ma in top 10 si rivede Elena Curtoni che si piazza in nona posizione. Un ottavo successo stagionale in coppa del mondo che significa allungo per Federica, ulteriore, come detto: 1194 punti e altre 20 lunghezze in più dell’elvetica che insegue adesso a 251 punti di distacco; un terzo posto scandinavo e significativo pur per Sofia Goggia, che riconquista proprio lo stesso podio nella generale, forte dei suoi 771 punti, scavalcando adesso Ljutic scivolata in quarta posizione. Trionfo azzurro in Norvegia.
