logo
    Agricoltura, Cronaca, Società
    3 Marzo 2025
    Montefiascone – Report attacca la famiglia Cotarella, ma nulla può scalfire la storia del “Re” del vino italiano

    La s”genesi” della famiglia Cotarella ebbe inizio a Montefiascone, nella storica piccola cantina di Zepponami (zona artigianale), la Falesco, che produsse e continua a produrre quel vino rosso che ancora oggi compete con quelli toscani e piemontesi: il Montiano

    MONTEFIASCONE – Ieri sera, nell’ultima puntata stagionale, la trasmissione televisiva Report ha dedicato un servizio alla famiglia Cotarella. “Il più famoso winemaker d’Italia: tra vino, beneficenza e ombre finanziarie“.

    Questo il servizio: https://www.raiplay.it/video/2025/03/Il-Re-del-vino—Report-02032025-770def4f-e0c7-46db-9b02-4b34bed3c08b.html?wt_mc=2.www.cpy.raiplay_vid_Report.

    Riccardo Cotarella è il più famoso winemaker d’Italia e uno dei più noti al mondo. Tra i suoi clienti annovera cantine prestigiose e personaggi famosi che hanno deciso di dedicarsi alla produzione di vino come Massimo D’Alema, Bruno Vespa, la rockstar Sting, l’imprenditore dell’abbigliamento Brunello Cucinelli.

    Insieme a un vero e proprio impero del vino Cotarella ha creato la Fondazione Cotarella, un ente che ha lo scopo di raccogliere denaro per cause benefiche, attraverso la vendita del suo vino Tellus e cene di beneficenza.

     

    Uno scopo nobile per cui ogni anno raccoglie centinaia di migliaia di euro. Ma il giro di denaro e i progetti che dovrebbero essere finanziati sarebbero tutt’altro che trasparenti. Cotarella attraverso una catena di società off-shore avrebbe investito in un latifondo in Argentina partecipando al disboscamento della foresta nativa. Un’attività che poco si concilierebbe con lo spirito filantropico con cui promuove le sue aziende.

    Al di là di quanto riportato nel servizio dei colleghi di Report la Tuscia non può che essere riconoscente per quello che ha fatto Riccardo Cotarella a questo territorio.

     

    I Cotarella sono diventati sinonimo di garanzia per chi lavora in vigna. Riccardo (a destra della foto), a detta di Report “il più famoso winemaker d’Italia” e vanto della categoria a livello internazionale. Presidente di AssoEnologi, curatore di cantine prestigiose, consulente per celebrità che a un certo punto decidono di buttarsi in produzione.

    E poi c’è Renzo (a sinistra delle foto) anche lui enologo in carriera e ad di Marchese Antinori. Sono passati più di quarantacinque anni dallo scatto qui sopra. È il 1979, l’anno in cui i due fratelli fondano l’Azienda Vinicola Falesco a Montefiascone.

    Oggi, chiaramente, i due si dedicano ai vini degli altri (le consulenze ammontano a 130 in Italia e nel mondo) e l’Azienda Famiglia Cotarella è passata alle figlie Dominga, Marta, Enrica. Ranucci lo definisce un “impero del vino” con un patrimonio di 40 milioni di euro.

    Ma torniamo al Montiano che è una delle etichette più famose prodotte dalla cantina della Famiglia Cotarella. È un rosso di grande prestigio, intenso e morbido, realizzato con uve Merlot in purezza. Le terre della Tuscia sono da secoli vocate alla viticoltura, e il particolare microclima dell’area, consente al vitigno bordolese di raggiungere la piena maturità, con eleganti aromi fruttati e con un profilo particolarmente soave, che ben rappresenta le migliori caratteristiche di questa eccezionale uva.

    Il rosso Montiano è il frutto di una delle tenute più innovative del centro Italia.  La tenuta è gestita dalla nuova generazione, che porta avanti con passione e competenza la tradizione. Le uve di Merlot provengono dai vigneti aziendali di circa 15 anni d’età, situati a Montefiascone e Castiglione in Teverina a un’altitudine di 300 metri sul livello del mare. I suoli sono d’antica origine vulcanica, ricchi di elementi minerali e di scheletro.

    Webuild, nel 2024 risultati record
    Italpress video
    MILANO (ITALPRESS) - 2024 da record per Webuild. Il gruppo ha chiuso l’anno con una crescita a doppia cifra. I ricavi sono stati pari a 12 milia...
    13 Marzo 2025