
Non sussistano dubbi su chi conquisti totali copertine del lunedì mattina in ogni edicola d’Italia. Misteri e calendario avevano riproiettato sorprendentemente la Juve di Motta a tre punti da Gasp, era la gara spartiacqua della stagione: bene, la Dea ha letteralmente spazzato via la Vecchia Signora. Demolendola, sgretolandola. Lezione pura. Puoi spostare un gioiello come Koopmeiners ma il calcio resta sport di squadra, progetti e sviluppi tecnici contano, lezione di Gasp a Motta: clamoroso, roboante e storico poker e 4-0 dell’Atalanta all’Allianz, qualcosa di raramente visto prima. Apre Retegui dal dischetto, raddoppio sfiorato più volte al tramonto e Juve graziata, per quel che per tutti significherebbe ossigeno e vita; gli spogliatoi non sortiscono alcun effetto sperato e gravosamente i bianconeri incassano De Roon dopo pochi istanti ad inizio ripresa, allora spettacolo puro e Zappacosta prima e Lookman poi chiudono, orchestrano, divertono. Era gara spartiacque: Atalanta che ritorna lanciatissima nella corsa al titolo (rimpianti per i punti persi con le mediopiccole, servano da lezione), Juve forse punto più basso, Motta e Giuntoli umiliato, da capir la posizione del club con la Lazio nel Monday Night pronta a sorpassare la Vecchia Signora. Tra gli altri risultati domenicali va chiaramente tra le prime pagine il successo del Napoli di martello Conte che batte 2-1 la Fiorentina tra mille assenze: finalmente Lukaku, azzurri in scia Inter. 61, 60 e Dea a 48: impazza la corsa al titolo. A proposito di viola, altra sconfitta: superata dalla super rincorsa della Roma di Ranieri che piena di riserve e con la testa a Bilbao non si ferma proprio più, basta Soulé, 1-0 ad Empoli. Giallorossi in corsa europea col Bologna stesso, terza vittoria consecutiva, corsaro 2-1 a Verona: bentornato Odgaard, gioia Cambiaghi. Roma e Bologna alla fine del carro Champions, davanti a Fiorentina e Milan: fantascienza, mesi fa.