Non è stato certamente un Monday Night all’altezza dei restanti risultati di giornata, coi contenuti e quali contenuti espressi dal weekend. Lazio stanca, Udinese in salute, riposata e sempre tosta arcigna: la somma dei concetti chiude il preventivabile 1-1. Gara godibile nel primo tempo: squadre più aperte, sorprende Thauvin, pareggia Romagnoli su corner. Nella ripresa in tanti s’aspettano il sorpasso biancoceleste, che avrebbe significato quello in classifica alla Juventus, al quarto posto, tra l’altro. Che non arriva, perché la benzina finisce ancora presto (quel mercato di gennaio, pizzicatina al club), scelte tecniche e cambi in corsa andavano gestiti meglio (stavolta malino anche Baroni), l’Udinese legge bene e fisicamente sta bene e finisce che a sognare il colpo grosso sono andati più vicini proprio i friulani. Realtà pura, parte sinistra della classifica, non a caso. Lazio impalpabile per gran parte della ripresa, proprio quando finisce la benzina. Pesa la lunga assenza di Castellanos, stavolta come un macigno pure i forfait del pomeriggio di linfa e geometra Rovella e soprattutto treno Tavares, per una squadra che va così forte sulle corsie esterno e assai meno (storicamente quest’anno per come è stata ricostruita) per vie centrali. Cambia così la corsa al quarto posto: Juventus che resta col musetto avanti a 52, Lazio che manca l’appuntamento col sorpasso e ferma a 51, Bologna di rincorsa a sorpresa a 50 davanti a Roma 46, Fiorentina 45, Milan 44. Sperano tutte, adesso. Ultima giornata (e domenica c’è proprio Bologna-Lazio) e poi sosta, prima dell’ultimo curvone: può succedere di tutto.