In poco più di un’ora e mezza Lorenzo Musetti batte uno strematissimo Matteo Berrettini e conquista un altro quarto di finale ai Masters 1000. Prestazione perfetta del carrarino, che ha condotto dall’inizio alla fine: l’ha fatto con intelligenza e gestione, si vede la differenza con un anno fa, da quando ha fatto quel salto di qualità mentale che in tanti gli hanno sempre palesemente richiesto. Una gara decisa dai due break che Musetti vince subito e proprio gestisce, uno per set, con due set chiusi nella stessa misura 6-3 e 6-3. Punteggi che spiegano una gara effettivamente e francamente mai in discussione. Terzo quarto di finale in un 1000 per Musetti in carriera: lucido, solido. Partita, come accennavamo, che non ha mai dato l’impressione d’esser in discussione. Lorenzo amministra, Matteo incassa. Colpo su colpo. Apparso, nonostante le 24 ore di riposo in più, in una sfida tutta sul suo rosso e due giorni dopo una delle vittorie più importanti della carriera come quella con un numero due come Zverev, sorprendentemente stanco. Paga forse quel problema al piede, che ha significato 35 errori non forzati. Numeri che alla fine fanno la differenza. Per Musetti la vittoria dell’ottavo del cuore, in quanto pur sempre contro un fedelissimo compagno di Coppa Davis, significa non troppo il 2-1 nei precedenti (vinse l’ATP 250 di Napoli) ma soprattutto eguagliare quantomeno il suo best ranking: 14sima posizione ATP.