
FORMELLO (ROMA) – Sono ore bollenti in casa Lazio. I biancocelesti non hanno passato la notte. Nemmeno Baroni. Notte decisamente insonne. Forse il punto più basso degli ultimi anni, nessuno mesi fa poteva immaginare un epilogo così deludente. Squadra che ha fatto fatica enorme in casa, squadra sciolta forse sul più bello da mesi, rendimento palesemente in calo e nonostante un girone d’andata da rivelazione, tra Bodo e addirittura ottavo posto fuori da ogni Europa l’esito finale diventa insufficiente.
La sconfitta col Lecce il culmine di questo percorso a ribasso. Cause, tante, da analizzare. Ma la creatura di Baroni ad un certo punto s’è prima inceppata, poi definitivamente spenta, malgrado Pedro. Altro che Champions, nemmeno in Conference. E quindi notte e ore di profonda riflessione in casa Lotito. Così come in quella Fabiani. La società non era più convinta, qualcosa forse strideva, oltre i risultati.
L’epilogo di ieri dunque può portare alla notizia di oggi: la plausibile, se non estremamente probabile, fine dell’era Baroni. Scarnissima, se finisse così. Vertici telefonici. Si va verso l’esonero, per un contratto e progetto biennale a questo punto stroncati a metà strada. Titoli di coda. Sono ore calde, roventi, decisive.