
FIRENZE – Clamoroso terremoto in casa Fiorentina. Proprio all’indomani della conferenza stampa in cui la dirigenza, rappresentata al gran completo dal direttore sportivo e quello generale, tra Pradé e Ferrari, proclamava massima fiducia a Palladino fresco di opzione esercitata per rinnovo fino al 2027 e spiegava già le prime strategie di mercato estivo delineate. Dai mancati riscatti di Zaniolo, Colpani, Folorunsho e Adli (tutte grosse delusioni tranne il francese), fino ai dubbi sul riscatto di Gudmundsson stesso.
SCOSSONE Ma come un fulmine a ciel sereno trova via via sempre più riscontri la notizia dell’ora di pranzo: Palladino avrebbe, continuiamo ad utilizzare un condizionale d’obbligo professionale in questi casi, addirittura rassegnato le dimissioni. Evidentemente stanco delle continue critiche della piazza nonostante il sesto posto, forse non convinto di poter far meglio, forse non convinto delle strategie di mercato estive della dirigenza, o forse non è minimamente da escludere l’interesse di altri club che evidentemente appetiscono l’ex giovane tecnico del Monza.
DDR? Un fulmine a ciel sereno pure per la società. Che in un primo momento ha cercato di respingere cercando di far ragionare l’allenatore a tornare sui propri passi, ma in un secondo s’è messa immediatamente all’opera per non farsi trovar impreparata se tali dimissioni dovessero rivelarsi irrevocabili. Ecco che spuntano dunque subito le prime alternative. Se Sarri, sogno della tifoseria per legame toscano, sembra viaggiare sempre più spedito verso un romanticissimo ritorno alla Lazio, Pradé legato a Roma apprezza particolarmente Daniele De Rossi. Le prime telefonate ed i primi contatti sono già stati allacciati. Esistono diverse alternative, comunque: non sono da escludere candidature sulla stessa linea come Farioli.