
MILANO – Non è nemmeno finita la stagione. Nemmeno finale di Champions, tantomeno Mondiale per club, che già si scatena un walzer di panchine con effetto domino di quelli raramente visti nell’ultimo decennio in Serie A. Cambiano volto, cambiano condottiero in tante, soprattutto lassù. Ed è quello che fa notizia. Perché se sorprendentemente tante medio/piccole sembrano destinare a proseguire i loro rispettivi progetti con le loro altrettante rispettive panchine, clamorosi ribaltamenti nella geografia delle massime vette, quelle delle grandi.
PRIMA SCELTA E tra queste, chi cerca un condottiero forte per ripartire c’è sicuramente il Milan. Archiviata ogni intrigante suggestione Italiano (forse, come descritto ieri, originariamente la prima scelta di Tare) che resterà a Bologna dove firmerà (annuncio nei prossimi giorni se non già nelle prossime ore) un contratto fino al 2028, l’obiettivo più importante è diventato Massimiliano Allegri. Già, prua su Max. Tare, storicamente fine a scovar e lancia giovani, è stato eletto direttore sportivo di una società che dopo quest’anno non può proprio sbagliare. Deve risposte. Forti, grosse. Complete, prestigiose, ambiziose. Quindi a quell’occhio aguzzo per gioventù talentuosa deve lasciar spazio al suo carattere ferreo, il buon Igli: ecco perché Max, che mette d’accordo tutti, lui per primo. Tra l’altro, proprio per una società che deve risolvere polveriere interne e soprattutto strutturarsi, tornare a fare squadra e diventare grande insieme, non sussiste condottiero migliore anche da questo punto di vista: Max ha fatto da presidente, direttore e allenatore in una Juve tra processi e penalizzazione, uomo società, uomo club. Chiedere ad Andrea Agnelli.
CRONISTORIA E quindi ieri è entrata nel vivo la trattativa col suo entourage. Max era allettato da Napoli, ereditava Conte, grossi rapporti di stima e amicizia con ADL. Ma con la permanenza sempre più vicina del pugliese in azzurro, per tornare in pista dalla porta principale Max deve scegliere un’altra big. Conosce Milan e Milanello. Dopo la doppia esperienza bianconera, prepariamo alla doppia esperienza rossonera. Il suo primo Scudetto. Assieme alla Juve, la sua grande passione. Sul piatto almeno 5 più bonus: offerto un triennale, sarà progetto per tre anni per riportare i rossoneri alle latitudini che meritano. Un triennale che è stato accettato. L’allenatore è pronto a tornare in pista. Al suo entourage ed i suoi legali il compito di sistemare gli ultimi dettagli contrattuali. Torna in pista, Max. E come nome, mette d’accordo proprio tutti, ribadiamo, tassello da non sottovalutare. Pure una piazza rovente e furente.