
ROMA – Adesso sì. Abbiamo Mister X. Il nuovo allenatore della Roma, con ogni probabilità ed a meno di quelli che a questo punto sarebbero clamorosi ribaltoni, sarà Gian Piero Gasperini.
FIRENZE Incontro in corso, in queste ore ed in questi minuti a partire dall’ora di pranzo, in un ristorante di Firenze. A metà strada, come si chiudevano in altre ere i grandi accordi. La manovra per lasciar Bergamo dopo nove anni straordinari e tentare la sfida Roma. Lunedì l’ultimo confronto con l’Atalanta, che ha provato a far cambiar idea ad un tecnico che aveva già comunicato loro la volontà di non estendere il suo contratto in scadenza 2026 e se possibile cambiare aria; nuovi stimoli, aveva già sotto l’offerta giallorossa. Che lo intrigava, eccome. E quindi la decisione di lasciar comunicata alla dirigenza nerazzurra, a cui ha chiesto la possibilità di poter parlar e confrontarsi con altri club. Fino al giovedì e l’incontro prefissato a metà strada: un meeting a tre, con Ghisolfi e Bisceglia, l’interprete, perché il direttore sportivo transalpino non parla ancora bene nei dettagli l’italiano e lo stesso Gasp certamente non parla francese. Il primo grande incontro per mettere a punto strategie, costruzione della rosa stessa, mercato e pianificazione estiva. Dopo quelle che immaginiamo siano state mille, telefonate di Ranieri.
L’ATALANTA Lascia Bergamo. L’aveva già fatto intendere. Lascia una storia di nove anni, costruzione di talenti grossi e clamorosi e creature alla conquista delle vette europee, come l’Europa League, la pagina di storia del club più importante scritta dodici mesi fa a Dublino. Dovrà esser liberato un anno prima dalla Dea, ma non sarà un problema; si congederà da Bergamo, da stabilire quanto e come saluterà la piazza. Percassi e D’Amico adesso tra Motta e Pioli, con Sarri sullo sfondo ma sempre più vicino al ritorno alla Lazio.
MIELE Ranieri, che di quest’operazione è stato regista dietro le quinte, aveva provato prima a glissare poi a deviar la stampa: “Avete fatto uscir tanti nomi, non sarà nessuno di quelli citati dalla stampa. Gasperini? Non sarà lui”. Ma Gasp aveva già flirtato, aveva già sognato, aveva già espresso parole al miele per la Roma, premiato nella Capitale mesi fa quando sottolineò come e quanto i giallorossi “siano come la nazionale, la vogliono tutti”. https://www.lacronaca24.it/2025/03/24/coni-premio-bearzot-gasperini-occhiolino-alla-roma/
SIR CLAUDIO Ma anche Ranieri stesso, negli anni e nei mesi precedenti, non aveva mai nascosto ammirazione per quanto costruito da Gasp all’Atalanta, società modello per quel che vogliono realizzare i Friedkin a livelli ancora più importanti. Stima enorme, la stessa espressa per predestinato Fabregas, forse la primissima scelta di Sir Claudio. La Roma ha provato fino alla fine ma non c’è stato niente da fare: muro del Como, Cesc pronto a restar sulle rive del lago sostenuto da un’altra campagna acquisti che si preannuncia ancor più prestigiosa, per rimandar il salto alla grande nell’anno successivo.
GASP E quindi Gasp. Che non ha certamente bisogno di presentazioni. 66 anni, dopo nove straordinarie stagioni a Bergamo a caccia dell’ultima grande avventura della sua carriera. Calcio a tratti rivoluzionario, serve tempo; difesa a tre e aggressione a tutto campo, qualità e movimenti differenti dal resto del mondo dalla trequarti in avanti. Un progetto che calza a pennello per quei Friedkin che ambiscono ad una Roma stabilmente in Champions. Non tutta la piazza è convinta però: piazza che vuol vincere e che non ha mai quantomeno nella sua totalità espresso grosse simpatie nei confronti dell’ormai ex tecnico dell’Atalanta.