
ROMA – Adesso sì. Finalmente Gian Piero Gasperini. L’ormai ex allenatore dell’Atalanta ha detto sì. Nonostante il tentativo di inserimento in extremis della Juventus, Gasp ha mantenuto la parola data ai giallorossi e soprattutto a Claudio Ranieri. Convincente e persuasivo dunque l’incontro determinante di mercoledì, intercettato a Firenze, quello tra Gasperini e Ghisolfi in un hotel gestito dai Friedkin nel centro fiorentino.
BIANCHISSIMA Un meeting in cui qualcuno parlava di fumata grigia ma in realtà tutto lasciava concettualmente significare bianchissima. E da tempo, ormai. Perché Gasp e la Roma erano promessi sposi, da tempo. Ranieri aveva provato a glissare e deviare la stampa, ma Gasp stesso non sognava altro, non si vedeva altrove, sognava Roma come espresso con sorrisoni a 32 denti in occasione della premiazione Bearzot al Coni in primavera.
TEMPI TECNICI Chiaramente sussistevano tempi tecnici: lunedì l’incontro con l’Atalanta con cui nutre contratto fino al 2026, quello per palesar alla dirigenza orobica la voglia dopo nove stagione di cambiar aria e provar nuova esperienza. A nulla sono valsi i tentativi di rilancio di Percassi: rinnovo sul piatto, gentilmente declinato. Gasp lunedì ha strappato e ottenuto il via libera morale per parlare con altri club. Ecco giovedì e l’incontro fiorentino. Allora venerdì l’inserimento Juve, ma declinato. S’è preso 24 ore di tempo per garantire il sì definitivo. E coì è stato. Promulgato, finalmente. Ha mantenuto la parola data. Quello fiorentino soltanto il primo meeting tecnico per declinare strategie di mercato 2025/26.
ADDIO DEA Adesso dovrà rescindere con l’Atalanta: tempi tecnici. Poi conferenza stampa d’addio per salutare una città, lui, leggenda del club, per quanto di straordinariamente prodotto in questi nove lunghissimi anni. Due cicli, dal Papu e Ilicic a Lookman e Scamacca/CDK/Retegui. Ha trasformato un club. Da provincia e lotta salvezza a stabilmente Champions, l’Europa che conta. Lancio talenti e calcio sfavillante, intuizione e maestrie.
AS ROMA Quel che volevano i Friedkin. Ranieri l’ha capito e ha prelevato da Bergamo il motivo più importante affinché Bergamo è diventata Bergamo, nel calcio. Fondamentale stima e amicizia tra loro. Ma adesso sì, è fatta. Tempi tecnici poi Gasp, pure ufficialmente, sarà il nuovo allenatore della Roma.