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    Cronaca
    2 Giugno 2025
    Roma – Sospensione attività per autolavaggio e sala scommesse, Sanzioni amministrative per circa 40.000 euro

    Roma – A finire nel mirino degli agenti del III Distretto Fidene-Serpentara, un autolavaggio nel quartiere Delle Valli adibito a “lavatoio a cielo aperto”.

    Il titolare, noncurante dei rumori molesti che i residenti della zona erano costretti a subire a qualsiasi ora del giorno, a dispetto della disciplina che ne regolava l’apertura, aveva occupato abusivamente parte del marciapiede, non solo per la sosta delle auto da ripulire, ma appropriandosi “in comodato d’uso” della ringhiera di un’area condominiale, adibendola a stenditoio per l’asciugatura dei panni utilizzati per i lavaggi giornalieri.

    Nel corso dei controlli, seguiti degli agenti del Distretto Fidene, in sinergia con la Guardia di Finanza e la Polizia Locale di Roma Capitale e personale dell’Ispettorato del Lavoro, sono state riscontrate numerose irregolarità nella gestione del personale dipendente, risultato, poi, in nero così come lo erano la maggior parte dei servizi a pagamento “esenti” dallo scontrino fiscale.

    Gravi, ancora, le carenze accertate sotto il profilo strutturale degli impianti e per ciò che riguarda la normativa igienico-sanitaria e sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.

    Per il titolare dell’autolavaggio, oltre alle numerose sanzioni amministrative elevate per un valore complessivo di 32mila euro, è scattata la sospensione immediata dell’attività.

    L’altro provvedimento di sospensione disposto dal Questore è stato notificato al titolare di una sala slot a Fonte Nuova, con conseguente sospensione della licenza ai sensi dell’art.  100 T.U.L.P.S..

    All’interno del centro scommesse, infatti, al momento del controllo, i poliziotti hanno sorpreso un minorenne, intento a “puntare” una giocata sul terminale self service.

    L’esercizio, in ragione del mancato rispetto della normativa che prevede il divieto di ingresso ai minori di anni 18, rimarrà chiuso per 5 giorni.

    Per altre attività commerciali insistenti nel comune di Monterotondo, sono state contestate sanzioni amministrative per circa 7000 euro, motivate dalle pessime condizioni igienico sanitarie e dalla mancata tracciabilità degli alimenti.