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    Cronaca
    4 Giugno 2025
    Latina – Rapina a mano armata del febbraio2024, 3 arrestati e 1 ai domiciliari

    Ancora in corso le ricerche di altri due complici, irreperibili

    LATINA – Questa notte i poliziotti della squadra Mobile della questura di Latina, con l’ausilio dei colleghi dell’omologo ufficio investigativo di Roma, hanno eseguito alcune misure cautelari, disposte dal gip del capoluogo pontino su richiesta della locale procura, che ha diretto e coordinato le indagini. I fatti risalgono al mese di febbraio del 2024, quando una quarantacinquenne ucraina, rientrando nella propria abitazione in via Ezio nelle prime ore del mattino, era stata sorpresa, mentre stava aprendo la porta d’ingresso del suo appartamento, da due uomini travisati da passamontagna che, dopo averla spinta con forza in casa, intimandole di stare zitta e bloccandole la bocca con una mano, l’avevano legata ad una sedia con del nastro adesivo, mettendoglielo anche sulla bocca. Le avevano poi puntato al collo una pistola, dicendole che le avrebbero sparato se non avesse indicato dove si trovavano i soldi. Poiché la donna non aveva ceduto alle richieste dei malviventi questi ultimi, mentre era ancora legata alla sedia, l’avevano trasportata di forza nel bagno, dove le avevano strappato una catenina dal collo ed un anello dal dito. Mentre erano intenti a consumare la rapina, era arrivata nell’appartamento la sorella della vittima, ignara di quanto stesse accadendo. All’ingresso l’aveva accolta uno dei malviventi, presentatosi come un poliziotto, ma una volta all’interno dell’abitazione il complice le aveva strappato improvvisamente di dosso la borsa, appropriandosi del relativo contenuto. Compreso di avere di fronte dei finti poliziotti, la donna aveva iniziato ad urlare per chiedere aiuto; i rapinatori avevano quindi cercato di immobilizzare anche lei col nastro adesivo, minacciandola ancora con la pistola, ma la donna, gridando, era riuscita a metterli in fuga. Le vittime erano riuscite anche a notare la presenza di complici al di fuori dell’abitazione, intenti a trasportare in un borsone il “malloppo”, costituito da numerosi orologi, gioielli e borse griffate (per un valore complessivo di oltre 60.000 euro).

    L’articolata attività investigativa condotta dagli investigatori della squadra Mobile latinense aveva già consentito di individuare un appartamento, in uso a uno degli indagati, in località Casal Lombroso, in cui era stata rinvenuta parte della refurtiva, nonché di arrestare un altro degli indagati (insieme a due complici) in flagranza di un’ulteriore rapina, anche nell’occasione recuperando altro materiale asportato alle vittime, oltre a dispositivi cellulari in cui vi erano numerose foto di preziosi provento di furto, tra cui quelli ai danni delle sorelle ucraine. Nel corso delle indagini era stata anche rinvenuta l’autovettura utilizzata dai malviventi per portarsi sul luogo della rapina, risultata essere stata rubata un paio di giorni prima ad Anzio, così come era pure stato recuperato, durante un’altra perquisizione, il borsone usato per raccogliere la refurtiva. Le indagini hanno permesso di ricostruire i ruoli dei vari complici (autori materiali della rapina, palo ed autista), tutti ritenuti gravemente indiziati dei delitti in questione. Il gip di Latina ha disposto, nei confronti di tre pluripregiudicati (due romani di 48 e 27 anni ed uno originario della provincia di Modena, anche lui di 48 anni) e di un romano di 25 anni con numerosi precedenti di polizia, la misura cautelare della custodia in carcere. Per un pluripregiudicato di Aprilia di 24 anni, invece, è scattata la misura cautelare degli arresti domiciliari. Tre misure sono state eseguite alle prime luci dell’alba, mentre sono ancora in corso le ricerche degli altri due indagati, resisi irreperibili.