
ROMA –Vasta eco, anche nel mondo istituzionale, in relazione all’incendio che ha colpito la facoltà di agraria dell’Università della Tuscia di Viterbo.
Di seguito una dichiarazione del Presidente di Confagricoltura Lazio, Antonio Parenti, e del direttore, Valerio De Paolis: “Assistiamo con sgomento e tristezza alle immagini del disastroso incendio che ha colpito la facoltà di Agraria della Tuscia. L’Ateneo rappresenta un’istituzione fondamentale per il territorio e la facoltà uno degli attori principali della ricerca e della formazione del settore agricolo della Regione Lazio. A nome dell’intera comunità di Confagricoltura Lazio esprimiamo la più piena e viva solidarietà al magnifico rettore Stefano Ubertini, all’intero corpo docente e a tutti gli studenti”.
“L’incendio della ex facoltà di agraria è un fatto di estrema gravità, viene messo in discussione un patrimonio importantissimo del nostro territorio. Un patrimonio di cultura, di scienza, di tecnica e di sostegno alla nostra economia. – commentano dal Biodistretto della Via Amerina – Per noi rappresenta un danno grandissimo, perché non solo l’Università come luogo di formazione, di studio e di ricerca è sempre un luogo prezioso, ma in particolare l’Università degli Studi della Tuscia, il dipartimento DAFNE, rappresenta per noi un riferimento costante per tutte le nostre attività nel corso di tutti questi anni. Non è un caso che il comitato scientifico del Biodistretto della Via Amerina e delle Forre ha sempre avuto sede nella ex facoltà di agraria, non è un caso che molti professori hanno collaborato alla nostra attività e alla produzione di idee e progetti e non è un caso che una parte del mondo accademico ha partecipato attraverso il comitato scientifico anche alla battaglia fondamentale e strategica che stiamo facendo contro la possibilità che le scorie nucleari vengano nel nostro territorio. Per tantissime ragioni non siamo solo preoccupati ma siamo impegnati a dare il massimo sostegno perché questo patrimonio non venga compromesso alla radice e perché si riporti rapidamente questo mondo di cultura, di tecnica, di scienza e di formazione al livello che abbiamo conosciuto.
Confidiamo che questo fatto gravissimo possa essere un incentivo ai tanti che guardano al sapere come uno strumento fondamentale, sia della consapevolezza della coscienza comune che dello sviluppo economico a sostenere la rinascita di questa nostra straordinaria istituzione.”
Paolo Pelliccia, Commissario straordinario della Biblioteca consorziale di Viterbo, ha aggiunto: “La comunità della Biblioteca esprime la propria vicinanza e solidarietà alla comunità universitaria per il devastante incendio che questa mattina ha colpito la facoltà di Agraria. Abbiamo assisto impotenti alla perdita di anni di impegno, passione e ricerche, andati letteralmente in fumo. Siamo vicini con affetto al magnifico rettore Stefano Ubertini e alla comunità degli studenti, dei ricercatori, dei docenti e del personale tecnico e amministrativo dell’Ateneo. A tutti loro va il nostro pensiero e il nostro incoraggiamento in questo momento difficile. Nei limiti delle nostre capacità saremo sempre pronti a dare aiuto e collaborazione affinché si possano ripristinare al più presto le attività di studio e ricerca.”
“Le immagini di quelle fiamme sono un colpo al cuore di tutti i viterbesi e di tutti i ragazzi che lì si sono formati come studenti e come persone. – ha rimarcato Attilio Lupidi, segretario Cna Viterbo e Civitavecchia – Ciò che è accaduto stamattina alla facoltà di Agraria dell’Università degli studi della Tuscia è una ferita per l’intero territorio, che colpisce una delle migliori eccellenze di casa nostra.A nome di tutta l’Associazione, desidero esprimere vicinanza e solidarietà da parte della Cna al Magnifico Rettore Stefano Ubertini, al corpo docente e all’intero Ateneo, con il quale in più occasioni abbiamo collaborato e dal quale abbiamo sempre trovato porte aperte. L’augurio, sincero, è di vedere la facoltà di Agraria risollevarsi il prima possibile ed essere ancora di più un punto di riferimento culturale e scientifico.”