ROMA – Il recente rapporto “L’economia del Lazio”, presentato a Roma dalla Banca d’Italia, offre un’istantanea articolata dello stato dell’economia regionale. A commentare il quadro emerso è Armando Valiani, Segretario Regionale dell’UGL Lazio, che sottolinea come il documento delinei una situazione fatta di luci e ombre.
Tra gli aspetti più incoraggianti spicca la ripresa delle esportazioni nel settore farmaceutico, che continua a rappresentare un traino decisivo per l’export regionale e un sostegno concreto all’occupazione. A questo si aggiunge la tenuta del settore delle costruzioni, favorita dagli investimenti pubblici, e un rinnovato slancio del turismo: “I dati recenti – osserva Valiani – evidenziano un incremento delle presenze turistiche del 4% e una crescita della spesa degli stranieri del 5,8%. Numeri che dimostrano il potenziale del turismo come motore di sviluppo e creazione di lavoro”.
Tuttavia, le ombre non mancano. Il rapporto evidenzia la crescente difficoltà delle piccole e medie imprese, meno attrezzate rispetto alle grandi aziende per fronteggiare incertezze economiche, tensioni internazionali e dazi commerciali. L’indebolimento del clima di fiducia e l’incertezza sulle prospettive future rappresentano ostacoli concreti alla capacità di investimento e innovazione delle PMI. “È necessario – afferma Valiani – implementare misure di sostegno mirate, affinché anche le piccole realtà possano contribuire alla crescita e alla creazione di occupazione di qualità”.
Centrale, nel ragionamento del sindacato, è la qualità del lavoro. “Un impiego dignitoso – prosegue il Segretario UGL – migliora non solo la vita del lavoratore, ma anche quella della sua famiglia. Serve promuovere un equilibrio tra vita professionale e privata, mettendo al centro il benessere delle persone”.
Un altro tema critico emerso dal report è il persistente inverno demografico, con la natalità ancora in calo. Una tendenza che, se non invertita, rischia di compromettere nel lungo periodo la sostenibilità del sistema sanitario, pensionistico e dei servizi sociali. “Occorre – ammonisce Valiani – avviare un confronto serio e promuovere politiche di sostegno alle famiglie e alla natalità”.
Infine, una riflessione sul mercato del lavoro: pur in presenza di un calo della disoccupazione, si registra un aumento significativo del lavoro autonomo, mentre il lavoro dipendente cresce soprattutto nella sua componente a tempo indeterminato, un dato positivo secondo Valiani. Tuttavia, l’UGL richiama l’attenzione sull’impatto dell’intelligenza artificiale, che potrebbe sostituire molte professioni: “Per affrontare questa transizione – conclude – è essenziale investire in formazione e riqualificazione. L’IA non deve essere temuta, ma governata come leva di progresso”.
In sintesi, secondo l’UGL Lazio, il futuro economico della regione passa per una strategia integrata che valorizzi i settori trainanti come il farmaceutico e il turismo, ma che al contempo affronti le fragilità strutturali con politiche concrete e lungimiranti. Solo così sarà possibile garantire una crescita stabile, equa e duratura per l’intero tessuto sociale ed economico del Lazio.

