È forse la Juve una delle parentesi favorevolmente più positive di questo inizio di Mondiale per club. Senz’altro fronte italiane. Se l’Inter stecca col Monterrey, la Juve non sbaglia e anzi, divora l’Al Ain senza pensarci due volte. Dopo la visita di massimo prestigioso a casa Trump, una vittoria schiacciante al debutto a stelle e strisce, per cinque a zero, che fa bene a Tudor e tutto l’ambiente. Scelte importanti ed emblematiche, però: Vlahovic ancora in panchina, doppiette a spianare di Kolo Muanì e Conceicao, entrambi sempre più da riscattare. A segno a completare lo spettacolo pure Yildiz, pratica archiviata entro l’ora di gioco, il resto è puro divertimento e accademia. Cinque a zero significa anche nel girone primato prezioso, per scarto e differenza reti, in un duello a distanza col Man City, come preventivabile; City, già, che vince 2-0 senza convincere, nuovo, ancora da ingranare. Chi nemmeno vince, a proposito di nuove grosse realtà, è lo stesso Real Madrid d’Alonso. Solo una manciata di allenamenti e si vede: potenziale enorme, sì, ma enorme pure il lavoro da fare. Vince il calcio arabo, che a tratti domina pure: positiva la prima di prestigio di Inzaghi sull’Al Hilal, che spaventa i Blancos e li inchioda sull’uno a uno, Valverde rigore sbagliato e grossa festa saudita. Finita la prima giornata stasera, in 24 ore si parte con la seconda: occhi su PSG-Botafogo.